Il retroscena

Silvio Berlusconi, la carta decisiva per il Quirinale: "Ve lo garantisco", la trattativa per fregare Draghi

Silvio Berlusconi ha iniziato il nuovo anno con testa e cuore al Quirinale, il suo ultimo sogno per coronare la carriera politica iniziata nel 1994. Il leader di Forza Italia crede fortemente alla sua candidatura, anche se tutto poi si riduce a una questione di numeri: senza quelli, è tutto inutile. E quindi il Cav è impegnato in prima linea per capire come arrivare ai voti necessari per essere eletto presidente della Repubblica.

 

 

Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, Berlusconi è “impegnatissimo” in decine di telefonate tra alleati e singoli parlamentari che si presentano “spontaneamente” per offrire i propri voti. Il Cav può partire da una base di 414 voti, quelli di Fi, Lega e Fdi e ha bisogno di almeno un centinaio di altre preferenze, anche per mettersi al riparo da eventuali franchi tiratori che potrebbero nascondersi tra le file del centrodestra e del suo stesso partito.

 

 

Berlusconi è però convinto che nessuno del suo schieramento lo tradirà: “Anche Salvini - ha raccontato, secondo il Corsera - ha detto in privato a Enrico Letta che la Lega mi voterà, senza tentennamenti”. E quindi il Cav sarebbe pronto a giocarsi una carta che reputa decisiva: dato che al momento l’unico avversario sembra essere Mario Draghi, per convincere i dubbiosi è pronto ad assicurare loro che non si tornerà a votare prima della fine della legislatura. Per “scoraggiare” il voto a favore di Draghi, allo stesso tempo Berlusconi sta dicendo che, se il premier dovesse salire al Quirinale, allora Fi uscirebbe subito dal governo.