Il filosofo
Quirinale, Massimo Cacciari umilia Casini: "Se lo eleggono, emigro". E si schiera: "Chi voglio presidente", la grossa sorpresa
Massimo Cacciari ha rilasciato un’intervista a sfondo quirinalizio ad affaritaliani.it. Il filosofo ed ex sindaco di Venezia ha subito messo in chiaro che, se fosse un grande elettore, non voterebbe mai per Silvio Berlusconi: “Neanche se mi scotennassero. Chance che venga eletto? Nessuna. Costringerà Salvini e Meloni a votarlo, magari nei primi turni, per dare l’idea di essere ancora il leader della destra. Ma non ha alcuna possibilità di diventare presidente”.
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Cacciari non crede neanche all’ipotesi di un trasferimento di Mario Draghi al Quirinale: “Difficile perché non sanno chi mettere al suo posto. Quindi potrebbe restare Draghi a Chigi, anche perché è da vedere se il no di Mattarella è autentico o se vuole solo farsi pregare. Se lo pregano in massa di restare, magari… tutto può essere”. Quindi per Cacciari la soluzione più probabile è che “Draghi resti premier e al Quirinale o Mattarella bis o trovano un altro candidato. Magari una donna, così fanno pure bella figura”.
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Uno dei nomi più gettonati appartiene però a un uomo, ed è quello di Pierferdinando Casini: “Come Renzi ha fatto Mattarella, ora potrebbe tentare di fare Casini. Se mi piacerebbe? Il mondo è grande e si può sempre emigrare. Covid permettendo, è possibile ancora viaggiare. Ci siamo capiti”. Tornando alla possibilità di eleggere un presidente donna, Cacciari ha fatto il suo nome: “Se fossero intelligenti voterebbero al Quirinale Cartabia, con Draghi a Chigi fino al 2023”.
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