Nuove intese

Matteo Salvini e Matteo Renzi, "la trattativa alle 2.30 del mattino": alla Camera, un confronto sul Quirinale?

Segnali di avvicinamento tra Matteo Salvini e Matteo Renzi. Dopo che il governo ha incassato al Senato il via libera al maxiemendamento alla legge di Bilancio, il leader della Lega e quello di Italia Viva sono stati pizzicati a parlare tra loro. A rivelarlo Il Tempo che racconta: "Alle 2.30 di notte, dopo una lunga seduta a Palazzo Madama, Salvini e Renzi hanno parlato per una trentina di minuti davanti a tutti". Il motivo? Con ogni probabilità il Quirinale. Non sarebbe infatti un caso, che il centrodestra si sia riunito per confermare l'eventuale candidatura di Silvio Berlusconi.

E non è ugualmente un caso, secondo il quotidiano, che Renzi abbia mandato diverse frecciate a Mario Draghi durante la discussione della manovra in Senato. Pochi giorni prima, infatti, l'attuale premier si è sostanzialmente autocandidato per il Colle. "Non è accettabile - ha detto il numero uno di Iv - che la legge di bilancio diventi la legge delle due notti, una in commissione e una in Aula. Condividiamo la stragrande maggioranza dell’impianto della legge e votiamo con convinzione la fiducia. Ma non è accettabile che il Parlamento sia costantemente, costantemente, costantemente ignorato nell’azione di governo. Esprimo un garbato ma civile dissenso sul metodo che questo governo ha utilizzato. E mi spiace non dirlo davanti al ministro dell’Economia. È un punto che riguarda tutti. Il bicameralismo si supera con una riforma costituzionale non con uno strappo istituzionale".

Ma non è finita qui, perché entrando nello specifico della sfida per la presidenza della Repubblica, l'ex presidente del Consiglio ha ricordato che a eleggere il capo dello Stato ci dovrà pensare il Parlamento e non  "i sondaggi, le redazioni delle riviste internazionali o gli editorialisti". Che sia l'ennesimo ribaltone del rottamatore? Può darsi.