Il retroscena
Marcello Sorgi e il Quirinale, "Letta ai margini": il nome che fa saltare il banco nel Pd
“L’apertura di letta alla Meloni in prospettiva del Quirinale tradisce una certa inquietudine del segretario Pd”. Lo scrive Marcello Sorgi, secondo cui i dem starebbero realizzando sempre di più il fatto di essere finiti ai margini della partita per l’elezione del successore di Sergio Mattarella. “Per la prima volta dopo quasi venticinque anni in cui è sempre stato il centrosinistra a dare le carte - si legge nell’editoriale di Sorgi - il Pd si ritroverebbe ai margini del negoziato e impossibilitato a dire no”.
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In particolare a un nome, quello di Pierferdinando Casini, che per anni è stato alleato del centrodestra quando era leader dell’Udc ma che allo stesso tempo oggi è senatore di centro grazie ai voti del centrosinistra. E quindi il Pd sarebbe quasi costretto a convergere sul suo nome, sia perché non ci sono ragioni per rifiutarlo, sia perché un rifiuto “significherebbe una rottura della maggioranza di governo che dovrebbe continuare a sostenere Draghi anche dopo l’elezione del capo dello Stato”.
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Insomma, secondo Sorgi è sempre più diffuso il timore all’interno del Pd di essere isolato nella partita per il Quirinale. Anche perché il centrodestra intanto non sta affatto a guardare e sta cercando di consolidarsi in vista dell’elezione, anche con la possibile creazione di un asse dei due Matteo, Renzi e Salvini.
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