Pd, ma quale "sinistra"? Il sondaggio, partito umiliato dagli operai: ecco in quanti lo votano. E tra le casalinghe...
Il focus del seminario a porte chiuse organizzato dal Pd al Nazareno ha aggiornato la fotografia dell'elettorato Pd. Partito rifiutato, secondo Ipsos, dagli operai (solo il 9,1% sceglie i Dem, contro il 19,8 di FdI e il 30,9 della Lega), dalle casalinghe e dalla fascia d'età 35-49 anni, ma amato dai più anziani e a sorpresa dai giovani. Il 18,4% dei 18-34enni ha sbarrato il simbolo Pd, in salita rispetto agli ultimi tempi. "Un segnale di inversione di tendenza molto incoraggiante", ha commentato il segretario Letta. Percentuale che schizza al 29,1 tra gli ultra 64enni. C Tra le categorie professionali, invece, "vincono" i due estremi: a privilegiare il Nazareno sono studenti (il 39,3 contro il 20,7 della Lega) e pensionati (il 31,9 contro il 18,5 di Fdi e poi la Lega).
A preoccupare Letta è il calo dell'affluenza. "Il tema della partecipazione pone una grande questione democratica va presa di petto perché sarebbe un errore grave pensare solo ai vantaggi che può portare nel breve periodo è fondamentale provare a recuperare la quota di non voto, un problema che non possiamo ignorare, né ritenere non riguardi la nostra parte politica, perché potrà determinare il risultato delle prossime elezioni", ha spiegato il segretario
YouTrend ha stimato che ora ci sarebbero circa 30 collegi in bilico alla Camera e una ventina al Senato. Numeri che potrebbero però cambiare se il calo dell'affluenza fosse asimmetrico rispetto alle comunali: "in questo caso i collegi in bilico alla Camera salirebbero a 45 e a una trentina al Senato. Significa che il centrodestra, che pure parte favorito, deve stare molto attento", scrive Repubblica. "Il corpo elettorale è diviso in tre grandi gruppi. Il 40% sono elettori fedeli al voto, quelli che vanno alle urne comunque, anche se possono cambiare preferenza. Il 20% sono astensionisti cronici, hanno cioè totale sfiducia nella politica e nelle istituzioni. Il restante 40 è invece formato da elettori intermittenti: persone che decidono se e cosa votare negli ultimi 10 giorni secondo precise priorità", ha spiegato Federico Fornato, capogruppo Leu.