A Firenze
Lilli Gruber, Matteo Renzi la nomina alla Leopolda: bordate di fischi, grande imbarazzo
Cita Lilli Gruber e si scatenano i fischi della Leopolda. Matteo Renzi apre la kermesse fiorentina marchiata Italia Viva e sgancia subito una bomba su Otto e mezzo. Venerdì scorso si era sottoposto a un vero e proprio tiro al bersaglio negli studi di La7, con Marco Travaglio, Massimo Giannini e la stessa conduttrice pronti a processarlo in diretta sull'inchiesta relativa alla Fondazione Open (e non solo).
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Superata indenne quella battaglia, tra battute velenose e accuse reciproche, l'ex premier può festeggiare tra i propri sostenitori: "Una settimana fa ero nello studio di Lilli Gruber. Andare in quella trasmissione, una settimana dopo ti fa dire stando qui: la politica non si fa nelle trasmissioni, ma si fa qui dove le proposte diventano leggi". E giù applausi del pubblico, che aveva ricoperto di fischi e versi di disapprovazione il nome della giornalista provocando un certo imbarazzo in Renzi: "Fermi, non si fa", aveva ammonito gigioneggiando un po'.
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A proposito di tv, Renzi ne ha anche per Giuseppe Conte: "Diamogli un segnale di amicizia - provoca il leader di IV -. Ho visto quell'uomo ieri in una condizione che mi ha fatto male al cuore... Conte va capito, era uno abituati a dare la linea al Tg1, era un sistema ben oliato e ora glielo hanno tolto e ci è rimasto male. Quindi vorrei arrivasse una parola di amicizia a Conte dalla Leopolda: Fourtes, dai non si fa così, date a Giuseppe Conte almeno Rai Gulp".
Ma non c'è solo il piccolo schermo nell'agenda di Renzi. "Il prossimo 12 gennaio - annuncia - sul sito www.radioleopolda.it lanceremo una vera e propria programmazione costante perché noi vogliamo dare voce a chi non ha voce". Via dunque a una vera propria web radio di Italia Viva, "il nostro modo per iniziare a raccontare e a raccontarci. Mancano 50 giorni, poi la settimana dopo c'è il piccolo particolare che bisogna eleggere il Presidente della Repubblica, ma ne parleremo domenica".