Il leader pentastellato

Giuseppe Conte, il M5s apre a Berlusconi: "Riforma della Costituzione, anche con lui"

I duri e puri del Movimento 5 stelle, quelli del "mai con Silvio Berlusconi", ora pur di stare al loro posto si fanno andare bene anche il Cavaliere. Il loro leader Giuseppe Conte, infatti, ha invocato un tavolo con il segretario del Pd, Enrico Letta, e appunto, il leader di Forza Italia, aperto a "tutte le forze politiche, anche di opposizione", per affrontare il capitolo delle riforme costituzionali "che sono il vero nodo della nostra vita istituzionale".

 

 

L'ex premier in una intervista a La Stampa dice infatti che "non c'è nulla di più prioritario per il futuro del Paese che mettere i governi in condizione di poter programmare un piano di riforme necessario a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Il sistema così com'è non va". Il problema, osserva Conte, è che "non possiamo competere a livello internazionale avendo premier che, magari per colpa di piccoli partitini, si avvicendano dopo un breve periodo e sono chiamati a confrontarsi con capi di Stato e di governo che rimangono in carica per decenni".

 

 

Secondo il numero uno dei pentastellati, Letta e Berlusconi sono le figure ideali per avviare una trattativa sulle riforme costituzionali: "Tra i leader dei partiti ci sono ex premier come Silvio Berlusconi e Letta che ci sono passati prima di me e che, in un modo o nell'altro, hanno subito questa instabilità del governo. Il momento è perfetto: quali migliori interlocutori per affrontare la riforma della Costituzione?". E ancora, sul Cavaliere, Conte sostiene che deve essere coinvolto perché "leader di un partito di maggioranza".  Cosa dirà ora Travaglio?