Estratto conto sul Fatto
Enrico Letta, la foto del ponce al mandarino scatena il caos: "Umiliazione per Renzi"
Valanga di fango su Matteo Renzi, ed Enrico Letta se la gode. Anzi, se la beve. A Roma gira voce che gli esponenti di Italia Viva abbiano preso malissimo il silenzio del Nazareno sul proditorio attacco di Marco Travaglio, che sul Fatto quotidiano ha pensato bene di pubblicare direttamente l'estratto conto dell'ex premier, di cui sono usciti i nomi dei finanziatori della Fondazione Open.
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"Un attacco vile e gratuito", lo ha definito Maria Elena Boschi. "La pubblicazione viola la legge", sottolinea Ettore Rosato. Solidarietà a Renzi è arrivata da Carlo Calenda leader di Azione, Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d'Italia, e Osvaldo Napoli, ex forzista oggi in Coraggio Italia. E il Pd? Tace.
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In tutta risposta, sabato sera il segretario Letta ha pensato bene di pubblicare su Twitter la foto di un bicchiere di ponce al mandarino e frase sibillina: "Seratona alla grande...". Talmente fuori contesto da risultare un indiretta presa per i fondelli del "nemico" Renzi. Tantissimi i commenti negativi dei renziani sui social, che lo hanno paragonato a Matteo Salvini. E un certo imbarazzo è filtrato anche dai sostenitori del Partito democratico stesso. C'è addirittura chi, leggendo sul bicchiere la "firma" del locale livornese Vittori ha pensato a un riferimento a "vittoria", ulteriore beffa nei confronti del leader di IV. A pensar male...
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Di tutt'altro tenore, si diceva, le reazioni da Italia Viva. "L'attacco che stai subendo è vile e del tutto gratuito - ha scritto la Boschi commentando il post Facebook di Renzi, che denunciava la bassezza di Travaglio -. Non c'è nessun rilievo penale per stessa ammissione de Il Fatto Quotidiano nelle tue spese o entrate. Nulla di diverso rispetto alla tua dichiarazione dei redditi che tu hai reso sempre pubblica. C'è solo la volontà di privare un cittadino del proprio diritto alla riservatezza. C'è la violazione di leggi ben precise ma non da parte tua, da parte de Il Fatto Quotidiano. C'è il tentativo vergognoso di gettare fango su un uomo delle istituzioni che ha solo una colpa: essere libero e usare la sua libertà per fare politica. Sapendola fare. Riuscendo a cambiare il corso delle cose. Ma se il tempo è galantuomo e la verità emergerà - conclude l'ex ministra -, di sicuro oggi non si può stare in silenzio di fronte a tanta gratuita violenza. Non sei solo a combattere una battaglia per un Paese più civile e giusto. Sempre dalla stessa parte".