nuovi scenari
Carlo Calenda, indiscreto: "Si infittiscono le telefonate" con il big di centrodestra. Cambia tutto sul Quirinale?
Primi movimenti verso il centro. Dagospia parla di alcuni contatti tra Carlo Calenda, leader di Azione, e Giovanni Toti, numero uno di Cambiamo. Tra i due, secondo il sito, "da giorni si infittiscono le telefonate". Il motivo? "Formare un raggruppamento di centro, evitando l'inaffidabile Matteo Renzi, che può dire la sua nella scelta del capo dello Stato e su una legge proporzionale".
Un piano ambizioso, ma che può ribaltare le carte in tavola. Soprattutto a ridosso del successo di Calenda alle amministrative di Roma. Un'indiscrezione quella di Dago che però qualche giorno fa il leader di Azione aveva negato. "Formare un'alleanza per far tornare Draghi a palazzo Chigi? La strada è quello che abbiamo fatto a Roma: presentare un programma serio. Il Grande centro a me crea una grande nausea". Finita qui? Neanche per sogno perché Calenda aveva bollato l'ipotesi come "un fritto misto per fare l'ago della bilancia. Con Italia Viva c'è un problema: vogliono fare i riformisti alleandosi in Sicilia con Miccichè. Non si capisce come".
Su cosa stiano lavorando dunque non è dato sapersi, certo è che se l'indiscreto fosse vero, per centrodestra e centrosinistra sarebbe un bel guaio. D'altronde Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia confidano su qualche voto in più per portare Silvio Berlusconi al Colle, mentre Pd e Movimento 5 Stelle ancora non si sono sbilanciati. Anche in questo caso a far tremare il loro eventuale candidato sarebbero i franchi tiratori. E a questo punto i voti decisivi sarebbero proprio quelli del centro.