Il segretario
Matteo Salvini al Consiglio federale: "La posizione della Lega? Ascolto tutti, poi decido io"
È in corso alla Camera il consiglio federale della Lega, convocato al volo da Matteo Salvini per mettere un punto alle voci di rotture e frizioni. All’interno del partito sono principalmente due le anime che lo muovono: quella “governista”, rappresentata da Giancarlo Giorgetti e dai presidenti di Regione del Nord, e quella più di lotta che ovviamente fa capo al segretario.
Il quale già ieri ha mandato un messaggio piuttosto chiaro, partecipando a un vertice telefonico con i leader sovranisti di Ungheria e Polonia. Non a caso il posizionamento della Lega in Europa è uno dei temi caldi del consiglio federale. Prima di iniziare, Salvini ha rilasciato alcune dichiarazioni: “La mia impressione è che all’unanimità verranno approvate le posizioni presenti e future della Lega in Italia e in Europa. Posizioni che saranno alternative alla sinistra”. Insomma, il segretario ha subito vestito i panni del pompiere per tenere lontano tutte le voci ‘sinistre’ su presunte rotture interne.
Inoltre è chiaro che sarà lui ad avere l’ultima parola: “Penso che esprimeremo un ok unanime alla Lega come alternativa alla sinistra - ha ribadito prima dell’inizio dei lavori - da parte mia ascolto tutti poi decido. Il governo di unità nazionale è per superare la pandemia. Noi abbiamo in testa un governo liberale di centrodestra, fondato su alcuni valori come il taglio delle tasse, la difesa della famiglia e la libertà”.