Il retroscena
Mario Draghi, via libera alla manovra. La telefonata di Conte per blindare il reddito di cittadinanza
Via libera alla manovra. "Abbiamo approvato la legge di bilancio, siamo molto soddisfatti di questo provvedimento. Alla fine del Consiglio dei Ministri c'è stato un applauso, c'era una sensazione di condivisione del lavoro", ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi al termine del Cdm in conferenza stampa.
"Questa è una legge espansiva, che accompagna la ripresa ed è in piena coerenza con gli altri documenti che guidano l'azione economica di questo governo. Si agisce sia sulla domanda ma anche molto sull'offerta: tagliamo le tasse, stimoliamo gli investimenti", ha proseguito il premier. "Al problema del debito pubblico, a quello delle prestazioni sociali inadeguate e alle altre giuste modifiche del nostro sistema sociale che non abbiamo potuto fare negli anni passati si esce attraverso la crescita: il Paese crescerà bene oltre il 6% e questa è una bussola e la strategia di questo governo", ha assicurato Draghi.
Secondo alcune fonti di governo riportate da Adnkronos ci sarebbe stata una telefonata tra il premier Mario Draghi e il leader del M5S Giuseppe Conte per evitare il decalage del reddito di cittadinanza a partire dal sesto mese. Conte avrebbe chiesto a Draghi di mettere in sicurezza la misura e di estendere il bonus per le villette, prevedendo un Isee più alto dei 25mila previsti nel testo. Alla fine, sul reddito di cittadinanza si sarebbe arrivati a un accordo, ovvero il decalage scatta solo dopo il primo rifiuto di un'offerta di lavoro. L'assegno, più in generale, viene sospeso dopo che si dice no a due proposte di impiego, non più tre come finora. Quanto al bonus per le villette, riferiscono le stesse fonti, la partita sarebbe ancora aperta.