Il ministro leghista
Giancarlo Giorgetti, la confidenza su Mario Draghi: "Lui al Quirinale? Più oppositori che fautori, soprattutto a sinistra"
"L’elezione di Draghi al Quirinale ha più oppositori che fautori. Soprattutto a sinistra": questa la confidenza che Giancarlo Giorgetti avrebbe fatto a un amico, parlando della eventuale salita al Colle dell'attuale premier. Lo rivela il Corriere della Sera, che sottolinea quanto il ministro dello Sviluppo economico, stando all'interno dell'esecutivo, disponga di una visuale privilegiata sulla questione. Intanto la partita del Quirinale entra sempre di più nel vivo.
Delle perplessità ci sono in entrambi i campi, sia a destra che a sinistra. Nel primo caso, infatti, se da una parte c'è Berlusconi che vorrebbe diventare presidente, dall'altra c'è il timore di Matteo Salvini e Giorgia Meloni di non poter accedere a Palazzo Chigi se Draghi resta premier. A sinistra, invece, ci sarebbe una forte resistenza all’ipotesi di Draghi al Quirinale. Una resistenza mascherata, però, da elogi e complimenti. "Avanti con Draghi, con convinzione", ha detto ieri Enrico Letta. Cui ha fatto eco Stefano Bonaccini: "Al Paese serve stabilità".
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Per sbarrare a Draghi la strada verso il Colle, scrive il Corriere, "i partiti hanno iniziato a riempire di mine il sentiero del governo: la manovra è il terreno ideale per centrare l’obiettivo". Anche se il centrodestra si espone più del Pd. L'unico dem ad affrontare in maniera decisa il premier finora sembra essere stato Dario Franceschini, che in uno degli ultimi Consigli dei ministri ha chiesto al presidente di non cancellare i bonus per l’edilizia.