Critico
Vittorio Sgarbi durissimo contro la Cgil: "Una sceneggiata inaccettabile", ma quale fascismo...
Vittorio Sgarbi entra a gamba tesa su Twitter nella discussione sulle violenze fasciste e squadriste andate in scena a Roma sabato scorso a margine della manifestazione no green pass. "La sceneggiata di sabato (la manifestazione indetta dalla Cgil) è inaccettabile, è contro la par condicio. Gli elettori di centrodestra voteranno con la voglia di dire 'noi ci siamo'. Il fascismo è sparito 70 anni fa, il comunismo c'è, a Cuba, in Corea del Nord, e in Cina", scrive in un post che ha fatto il pieno di commenti e cuoricini.
Quanto accaduto, secondo Vittorio Sgarbi, "viene strumentalizzato per dare contro a Fratelli d’Italia nella settimana che conduce al ballottaggio tra Enrico Michetti e Roberto Gualtieri, ma anche Giorgia Meloni ha commesso un errore: quello di aver dichiarato 'non conosco la matrice' quando era già chiaro che fosse neofascista".
Intervenuto a Quarta Repubblica, da Nicola Porro, nel corso dell'ultima puntata, il critico d'arte ha però “assolto” la leader di Fdi: "La Meloni è nata nel '77, il fascismo è finito nel ’45, il neofascismo non ha nulla a che vedere con il suo partito. Il fascismo è un male finito, il comunismo invece è un male che vive. Comunismo e fascismo sono identici, hanno la stessa faccia che è la violenza contro le persone”.