Candidati romani

Otto e Mezzo, Carlo Calenda sconvolge la Gruber: "Michetti fascista? Chi è davvero", grosso indizio sul ballottaggio

È sbagliato bollare la destra come neofascista, è un modo per radicalizzarla. Michetti è stato votato da tantissime persone”. Così Carlo Calenda ha spiazzato Lilli Gruber e il suo parterre di ospiti di Otto e Mezzo, che avevano tirato in ballo l’inchiesta di FanPage che ha messo in difficoltà Giorgia Meloni a pochi giorni dal voto per le elezioni amministrative.

 

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“Il problema di Michetti non è il fascismo, credo che lui sia democristiano tra l’altro - ha dichiarato il leader di Azione - ma la sua totale incapacità. Nei dibattiti non dice nulla, il suo programma per Roma è inesistente. Quello di Gualtieri non mi piace, è conservatore, ma almeno ne ha uno. Indicazioni per il ballottaggio? I voti non sono miei, non li sposto con la valigia, però nonostante tutto dato che Gualtieri ha chiarito che il Movimento 5 Stelle non sarà nella sua giunta, e per me questo è un fatto fondamentale, voterò Gualtieri”.

 

 

Una sorta di indicazione “mascherata”, che non stupisce affatto dato che Calenda è pur sempre un eletto tra le file del Pd: “Io voto Gualtieri per una scelta personale, ma questo non vuol dire che considero la sua proposta per Roma adeguata”. In pratica, nel non detto c’è l’intenzione di non far vincere la destra come unica motivazione del voto a Gualtieri.

 

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