Il retroscena
Luca Morisi, il sospetto della Lega: una "manina" al Viminale dietro alla fuga di notizie?
Repubblica e Corriere della Sera sono stati i primi a uscire con la notizia dell'inchiesta su Luca Morisi. Ma chi ha fatto trapelare i dettagli della vicenda? Non certo i carabinieri e nemmeno la magistratura, ragiona il Giornale. Alla Lega lasciano intendere - anche se non lo dicono esplicitamente - sono in molti a pensare che dopo gli ultimi attacchi al Viminale e al ministro Luciana Lamorgese da parte di Matteo Salvini qualcuno possa essersi infastidito. Qualcuno azzarda: "La verità è che quando lavori a certi livelli è ovvio che i Servizi sappiano tutto. Matteo ultimamente ha spesso dato addosso al ministro dell'Interno, sottolineando la sua incapacità, ad esempio, nel gestire gli sbarchi. Qualcuno deve essersela legata al dito".
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"Siamo sbalorditi. Se Morisi è sotto indagine dove è tutto coperto da segreto, come fa a finire tutto sui giornali? Peraltro con ricostruzioni e narrazioni che sono le più strampalate e confuse. Se le notizie non escono dalla Procura e dai carabinieri - e di questo siamo certi - chi vuoi siano state, le Orsoline?", si chiedono due leghisti.
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"È vero - ossera un fedelissimo di Salvini - che il segretario non era in ottimi rapporti con l'ex titolare del dipartimento della Pubblica sicurezza, ora a capo dei Servizi, che sta portando avanti coi Radicali un referendum per riformare la giustizia e queste sono posizioni coraggiose che vogliono dire farsi molti nemici. Ma è vero anche che se la fuga di notizie non arriva da certi ambienti, si deve andare a guardare in altri. I dettagli potevano uscire solo da tre parti - tengono a dire - e se da due non sono usciti forse si dovrebbe indagare sul terzo".