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Non è l'Arena, Vittorio Sgarbi dietro le quinte: "Draghi mi ha dichiarato il ricatto del Green pass"

A Non è l'arena, ospite d Massimo Giletti per la prima puntata del talk di La7 spostatosi al mercoledì, c'è Nunzia Schilirò, vicequestore di Roma diventata famosa per aver partecipato sul palco a una manifestazione contro il Green pass. In studio c'è anche Vittorio Sgarbi, da sempre critico contro la misura anti-Covid. 

 

 

 

 

Il critico d'arte e parlamentare assiste all'intervista della Schilirò e da dietro le quinte riflette: "La libertà collettiva è quella che non deve proibire alle persone di fumare. Il fumo porta il cancro ma non è che lo Stato lo proibisce. La legittimità di essere contrari al green pass è la legittimità di chi ha paura di fare il vaccino perché ci sono il 10% di possibilità di prendere una malattia collaterale". 

 

 

 

 

 

 

"La Schilirò ha mille ragioni, la libertà individuale supera quella collettiva. Io a Madrid posso andare al Prado senza Green pass, in Italia non posso andare a Villa Borghese. Mario Draghi me lo ha detto: A noi non interessa il Green pass come strumento di oggettiva necessità, ma per convincere le persone. Cioè, mi ha dichiarato il ricatto. Il mio autista per andare allo stadio si è dovuto vaccinare". 



 

 

 

"Draghi potrà anche smentirmi  - conclude Sgarbi -, ma io l'ho sentito. Ha usato una strada molto sbrigativa, è una presa in giro. La Schilirò è una donna straordinaria, e come cittadina ha il diritto di dire quello che vuole. Non è la cameriera della Lamorgese. Chi ha fatto la rivoluzione, ha un pensiero autonomo. Questo paese era civile, ora vuole essere una dittatura".