Parole pesanti
Gian Marco Centinaio, una granata: "Nella Lega qualcuno fa il fenomeno... per voi non c'è posto", contro chi spara a zero
"Dentro la Lega qualcuno fa il fenomeno scordandosi che, se è in Parlamento, lo deve soltanto a Matteo Salvini". Gian Marco Centinaio, leghista della prima ora, non le manda a dire a chi contesta la volontà della Lega di approvare il Green Pass. "La Lega non è più il partito piccolo piccolo, confinato al nord, dove Bossi comandava e tutti eseguivano. Oggi siamo un partito grosso, Salvini ha impresso un metodo e una visione diversa, ha modernizzato il movimento facendoci raggiungere percentuali mai viste prima. La posizione favorevole al green pass andava espressa prima, con maggiore forza, per evitare i fraintendimenti e le fughe in avanti di qualcuno", svela il sottosegretario all'Agricoltura in una intervista al Foglio.
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"Quando il segretario detta la linea tutti dobbiamo rispettarla. Ognuno è libero di coltivare le proprie idee, non siamo una caserma, ma dobbiamo fare sintesi e mandare all'esterno un messaggio chiaro e univoco, sennò i cittadini restano spiazzati. Siamo stati un po' attendisti, così si è generata confusione. Certi personaggi hanno preso il sopravvento... Questa Donato, andava fermata prima", rivela Centinaio. "Non è possibile che certe persone arrivino e usino il partito come fosse casa loro. Noi non siamo quella roba lì. Se qualcuno ha nostalgia della 'Lega nord' dove Bossi comandava e tutti eseguivano, può presentare una mozione al prossimo congresso. Gli iscritti voteranno e vincerà chi prende un voto in più", ha precisato.
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Sulla presunta spaccatura tra Salvini e Giancarlo Giorgetti spiega che, "vedo un asse solido tra Salvini e Giorgetti che, insieme ai governatori Fontana, Zaia e Fedriga, hanno dettato la linea sul green pass. I nostri presidenti di regione vogliono dimostrare ai cittadini che la Lega è in grado di governare e di governare bene. Il movimento che guida il paese e alcune delle sue regioni più importanti deve dare prova di responsabilità. Abbiamo una visione, dobbiamo avere anche l'autorevolezza e una classe dirigente all'altezza". Favorevole al green pass per i parlamentari? "Sì. Se obblighiamo i lavoratori a dotarsi di green pass, dobbiamo dare il buon esempio. Sono contrario all'obbligo vaccinale, perciò penso che la certificazione verde, pur con i suoi limiti, possa contribuire ad aumentare il numero di vaccinati", conclude.
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