Il leader del M5s
Giuseppe Conte alla Festa dell'Unità, canta "Bella Ciao" e cala il gelo. Pubblico Pd distaccato, "applaude solo la clacque M5s"
Bella Ciao all'Osteria Partigiana: Giuseppe Conte ieri 10 settembre non si è risparmiato, alla Festa nazionale dell'Unità a Bologna, ultima tappa di un intenso tour in Emilia Romagna. Il presidente del Movimento 5 stelle, insieme con il candidato sindaco del centrosinistra, l'assessore Pd Matteo Lepore, ha intonato la canzone simbolo della Resistenza, accompagnato dai cori dei militanti dem che hanno scandito il brano battendo le mani ritmicamente. Forse è stato l'unico momento di reale empatia tra i potenziali futuri alleati, visto che la Stampa sottolinea come durante l'intervento dell'ex premier sia "mancato il pathos" tra i presenti, principalmente elettori del Pd e della sinistra, mentre ad applaudire convintamente l'Avvocato fosse soprattutto la "clacque grillina" presente all'evento.
Intendiamoci, i "compagni" accolgono bene Conte, "ma l'atmosfera è diversa, meno elettrica e simpatizzante di quella di un anno fa" quando dal palco di Modena, da presidente del Consiglio giallorosso in carica, strappò praticamente una standing ovation ad ogni risposta. Insomma, la serata bolognese si è quasi trasformata in una festa a 5 stelle "in trasferta", poco significativa dunque se doveva registrare l'allineamento tra base dem e Conte.
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Come la prima volta - da premier nel settembre scorso a Modena - Conte è stato accolto alla kermesse Democratica in modo caloroso: molti i selfie e le strette di mano. In serata l'ex presidente del Consiglio è salito sul palco della sala Nilde Iotti ed è stato intervistato da Fiorenza Sarzanini sul tema 'La sfida del cambiamento'.
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Conte ha visitato alcuni stand, fra i quali quello dell'Anpi, l'associazione nazionale partigiani d'Italia: qui il leader dei 5 stelle ha salutato i volontari e i cuochi impegnati nel cucine a vista del ristorante Anpi e con loro, appunto, ha cantato Bella ciao. Poco prima aveva dato un'occhiata ai libri del banchetto dell'associazione dove ha ricevuto in regalo il libro "Noi Partigiani. Memoriale della resistenza italiana" a cura di Gad Lerner e Laura Gnocchi.