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Green pass, accordo in Cdm tra Draghi e Salvini: "Come cambia l'obbligo", chi deve mostrarlo sempre

Accordo nel Consiglio dei ministri sul "nuovo" Green pass: dopo le tempeste degli ultimi giorni alla Camera, con la Lega che ha votato insieme all'opposizione di Fratelli d'Italia alcuni emendamenti contro il governo (bocciati), ecco arrivare la prevedibile e annunciata fumata bianca, dal momento come premesso dal capo leghista Matteo Salvini il Carroccio non aveva alcuna intenzione di far venire meno la fiducia al premier Mario Draghi, al contrario di quanto urlato dal Pd, e che i voti in disaccordo con la maggioranza erano semplici (anche se pesantissime) tappe di una trattativa che sembra essersi conclusa. 

Secondo le indiscrezioni provenienti da Palazzo Chigi, l'obiettivo sarebbe quello di arrivare a un obbligo di Green pass per tutte le categorie di lavoratori, ma entro la fine di ottobre. Questo, spiega il Corriere della Sera, per "mantenere sotto controllo la curva epidemiologica e scongiurare nuove chiusure". Obbligo di certificato dunque anche per chi come i lavoratori della scuola, dell'università e delle Rsa sta facendo da mesi una battaglia senza esclusione di colpi in segno contrario, spesso gomito a gomito con le frange no vax più oltranziste. Ma è anche vero, come suggerito da molti rettori e presidi e fatto notare da Salvini, che negli ospedali e nelle scuole l'esclusione dei no Green pass aprirebbe un oggettivo "buco" nel personale. 

Scuola, università e Rsa - Il decreto approvato oggi segna il primo passo dell'obbligo: Green pass imposto a dipendenti delle ditte di pulizia, delle mense e di chi deve effettuare lavori di manutenzione in scuole, università e Rsa. Obbligo anche per personale scolastico e studenti universitari: a vigilare saranno i dirigenti scolastici che dovranno lasciar fuori dall'edificio chi è senza certificato. Dopo 5 giorni di "assenza ingiustiificata" si arriverà alla sospensione dal lavoro, senza retribuzione. 

Locali al chiuso - Green pass obbligatorio anche nei luoghi chiusi come bar, ristoranti, spettacoli, eventi sportivi, musei, piscine, palestre, centri benessere, sagre, fiere e congressi, parchi tematici e di divertimento,  centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione), sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò e concorsi pubblici.

Treni, aerei, navi - Dal 1° settembre il green pass è obbligatorio per treni a lunga percorrenza, aerei e navi. A verificare sarà il personale a bordo. Nel caso di navi e traghetti interregionali la capienza è fissata all’80%, ad eccezione dei collegamenti marittimi dello Stretto di Messina (valgono le regole del trasporto pubblico locale). Sugli aerei, obbligo di Green pass anche per le tratte nazionali. 

Mense aziendali - Obbligo anche per le mense aziendali, proprio come i ristoranti.  Distinguo invece negli hotel: i clienti "interni" di una struttura ricettiva possono accedere ai servizi di ristorazione senza mostrare una certificazione verde (obbligatoria però per le attività al chiuso di piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e centri benessere), mentre i clienti "esterni" dovranno mostrare il certificato.