rivali
Giuseppe Conte fregato da Di Maio, il retroscena: "La trattativa segreta sul Quirinale"
Un inizio con grane per Giuseppe Conte. Il neo leader del Movimento 5 Stelle a poche settimane dal suo insediamento non deve fare solo i conti con le contestazioni e i ricorsi, ma anche con l'ex capo politico grillino. Stando a un retroscena di Dagospia il fu presidente del Consiglio sarebbe preoccupato per le manovre di Luigi Di Maio, impegnato nella trattativa con gli altri leader per l'elezione del prossimo presidente della Repubblica.
Leggi anche: Stefano Bonaccini e Luigi Di Maio, contatti a farsi spenti: retroscena, il patto per far fuori Letta e Conte
Una partenza da incubo. Per Giuseppe Conte il primo mese da leader dei Cinque stelle è da cancellare. Contestazioni e ricorsi spazzano via i sogni dell'avvocato di Volturara Appula. Mentre il ministro degli Esteri Luigi Di Maio prova a sfilargli la trattativa con gli altri leader per l'elezione del prossimo presidente della Repubblica. Il ministro degli Esteri - scrive Dago - "lavora, in segreto, per estromettere Conte dalla 'trattativa vera' per l'elezione del futuro capo dello Stato". Da una parte c'è dunque Conte che vorrebbe Mario Draghi al Quirinale con l'obiettivo di tornare al voto.
Il tuo browser non supporta il tag iframe
Tra i motivi, con ogni probabilità, il timore di vedere i numeri dei sondaggi calare maggiormente. Dall'altra Di Maio che non disdegna il bis di Sergio Mattarella. Non sono solo i nomi a creare tensione tra Conte e Di Maio ma anche gli interlocutori. Conte parla con Massimo D'Alema, Goffredo Bettini ed Enrico Letta mentre il numero due M5s punta a rinsaldare i rapporti con Matteo Salvini. Frequenti sarebbero anche i contatti con Matteo Renzi e Dario Franceschini. Una partita, dunque, apertissima che il ministro non vuole assolutamente perdere. Per l'avvocato di Volturara Appula ci sono stati tempi migliori. Come detto prima l'ex presidente del Consiglio si è visto travolgere da numerosi ricorsi. Tra i motivi, "il mancato raggiungimento del quorum della metà degli iscritti per l'approvazione del nuovo statuto" e la "non iscrizione di Conte al M5S".