Sussurri e grida
Marta Cartabia, strada sbarrata per il Quirinale: "Come si è presentata in CdM", l'indiscrezione dell'anonimo Pd
Il governo presieduto da Mario Draghi ha vissuto un pomeriggio di alta tensione sulla riforma della giustizia, tanto che a un certo punto l’apertura di una crisi non sembrava più una boutade estiva. Alla fine, però, la mediazione ha avuto successo, grazie anche agli interventi esterni esterni di Sergio Mattarella e di Beppe Grillo e quelli interni dei ministri Luigi Di Maio e Giancarlo Giorgetti.
Alla fine sono tutti (o quasi) contenti, anche dalle parti del Movimento 5 Stelle, dove comunque Giuseppe Conte può vendere come un successo ai suoi elettori il compromesso trovato sulla riforma penale. Secondo Affaritaliani.it, chi rischia invece di pagare il prezzo più alto dopo la giornata di ieri è la ministra Marta Cartabia, la cui strada verso il Quirinale potrebbe essere definitivamente sbarrata. “Cartabia è arrivata alle riunioni e in Cdm con la pretesa di imporre la sua linea”, ha svelato un parlamentare del Pd ad Alberto Maggi.
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La ministra non avrebbe ascoltato nessuno, capendo però che non funziona così: l’esponente dem si riferisce a lei con un “mix di inesperienza e presunzione”. Anche Conte e i 5 Stelle non hanno affatto apprezzato l’atteggiamento della Cartabia, tanto da arrivare vicini all’astensione in Cdm e poi al voto contrario in Parlamento.
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