Al Mise
Giancarlo Giorgetti, il retroscena: "Strane proposte" dagli amici di Luigi Di Maio. "Roba da fargli cambiare colore ai capelli"
Al leghista Giancarlo Giorgetti stanno arrivando "strane proposte". Il retroscena è di Gianfranco Ferroni, che nella sua rubrica Veleni in piazza sul Tempo riporta tutto con un misto di sconcerto e rabbia. "Da qualche settimana al ministero dello Sviluppo economico gira una strana voce, così bizzarra da sembrare una favola", scrive il sempre puntuto Ferroni sul quotidiano romano diretto da Franco Bechis. E in ballo c'è, ovviamente, proprio il numero due di Matteo Salvini nel Carroccio e capodelegazione della Lega nel governo.
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"Sul tavolo del titolare del dicastero Giancarlo Giorgetti sarebbe giunta una istanza da parte di alcuni ex collaboratori del predecessore, Luigi Di Maio, che se accolta potrebbe far cambiare il colore dei capelli al presidente della Confindustria Carlo Bonomi". Facciamo già un salto sulla sedia. Nocciolo della "proposta indecente"? "Considerare i soci delle società per azioni responsabili sul piano personale nei casi di insolvenza delle imprese, da applicarsi come una sorta di estensione dell'amministrazione straordinaria dalle persone giuridiche a quelle fisiche". Un precedente pericoloso, sottolinea giustamente Ferroni, "a pochi mesi dalla serie di fallimenti che attraverseranno nei prossimi tempi il mondo dell'imprenditoria nazionale".
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D'altronde, al Mise fino a pochi mesi fa dominio incontrastato del Movimento 5 Stelle (anche se dopo il Di Maio visionario e arraffa-tutto nel governo Conte 1, era stato il turno del più pragmatico Stefano Patuanelli) erano abituati a ogni cosa e a qualsiasi personaggio, compresi coloro che assicuravano dal balcone di Palazzo Chigi di aver "abolito la povertà per decreto", giusto dopo qualche concitata ora di riunione. Altri tempi, altri ministri.