Tanti auguri, anzi no

Sergio Mattarella, "mancano gli auguri di Giuseppe Conte". La soffiata: Quirinale-M5s, un grosso caso politico

Il presidente della Repubblica compie 80 anni ma qualcuno non ha fatto gli auguri pubblicamente a Sergio Mattarella. Dopo le scene trionfali a Wembley, per la vittoria dell'Italia a Euro 2020 contro l'Inghilterra, il gradimento del Capo dello Stato sembra in aumento vertiginoso, secondo alcuni sondaggi che stanno girando tra i Palazzi romani. Amato dalla gente, ma soprattutto dai partiti che potrebbero pressarlo per una sua permanenza al Colle.

 

 

 

 

 

Insomma, sebbene il diretto interessato ribadisca ogni giorno che questi saranno i suoi ultimi sei mesi al Colle, in tanti in Parlamento sperano in un suo "sacrificio" alla Napolitano per non sconvolgere il quadro. Se Mattarella rimarrà presidente, Draghi resterà premier e la legislatura potrebbe arrivare a compimento, nel 2013. Viceversa, il presidente del Consiglio potrebbe venire promosso al Quirinale scatenando però un effetto domino nella politica, con conseguenze imprevedibili.

 

 

 

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Ecco perché anche gli attestati di stima e i pensieri affettuosi nei confronti di Mattarella, in queste ore, contano parecchio. "All'appello - scrive il Tempo - mancano gli auguri di Giorgia Meloni e Giuseppe Conte". Mentre Matteo Salvini si affida al messaggio ufficiale della Lega (grazie al presidente "per la sua guida, saggia e autorevole, che ha aiutato il Paese in anni di eccezionale difficoltà come quelli che stiamo vivendo") e Mario Draghi parla a nome del governo ("La sua autorevolezza e il suo incessante lavoro a tutela dei principi della Costituzione hanno permesso di superare contrasti e divisioni, e di rafforzare la nostra Repubblica. Nei mesi più terribili della pandemia ha saputo unire gli italiani grazie al suo alto senso dello Stato e alla sua profonda umanità".

 

 

 

 



Parole al miele sono partite da Pd e Movimento 5 Stelle (gli auguri di Luigi Di Maio hanno scatenato peraltro contro di lui le pernacchie di chi gli ricorda la proposta di impeachment avanzata nella primavera 2018, non secoli fa). E se la Meloni, unico partito all'opposizione del governo "di unità nazionale" invocato proprio da Mattarella tace, fa rumore il silenzio di Conte. L'ex premier aveva sfidato Mattarella tentanto la rischiosa e impervia strada del "Ter", con ricorso alla manciata dei "responsabili" in Senato, portando la crisi di governo alla soglia dell'irrecuperabilità. Mattarella lo aveva avvertito, l'avvocato non l'ha ascoltato. E i mancati auguri pubblici suonano un po' come un gelo non solo politico, ma personale.