Giocare di sponda
M5s, retroscena di Bruno Vespa: "Bonafede accusa Di Maio di averlo venduto e chiede vendetta a Conte"
Con la scusa della giustizia, Giuseppe Conte sta tramando per indebolire Mario Draghi. In estrema sintesi, è questo il concetto espresso da Bruno Vespa nel suo ultimo editoriale pubblicato sulle colonne de Il Giorno. Intanto però l’ex premier non è ancora affatto sicuro di diventare il nuovo leader del Movimento 5 Stelle: le mediazioni sono ancora in corso, intanto è sempre Beppe Grillo a prendere le decisioni più importanti.
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“Chi ha catalogato frettolosamente Grillo tra gli estremisti e Conte tra i moderati deve rifare i calcoli - scrive Vespa - che Grillo fosse governativo fin nel midollo lo sapevamo, al di là delle sparate e dei vaffa. Rottura impensabile, quindi, con Draghi. Non ci aspettavamo un Conte che guida da remoto la contestazione alla pattuglia ministeriale dei 5 Stelle. Furibondo per il ridimensionamento della sua riforma, Bonafede chiede vendetta a Conte contro Di Maio, accusato di aver ceduto”.
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Per comprendere al meglio il clima che c’è all’interno del Movimento 5 Stelle, basta aprire Il Fatto Quotidiano, che Vespa descrive come house organ dell’ex premier. “Basta guardare il Fatto di ieri - sottolinea Vespa - ‘I 5 stelle vanno in prescrizione’ con una vignetta che vede Grillo, Di Maio e Patuanelli ai piedi di Draghi. Che il professore pugliese non amasse Draghi è noto. Vedremo che cosa accadrà se - come è ormai possibile - diventerà il capo del Movimento”.
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