Braccio di ferro
Ddl Zan, stop ai lavori al tavoli di maggioranza: "Volete privare i trans dei loro diritti", l'ultima sparata del Pd
Sul ddl Zan, ora, lo scontro al governo è totale. Tanto che al tavolo di maggioranza che si è riunito nella mattinata di oggi, martedì 6 luglio, si è arrivati allo stop ai lavori. Secondo quanto si apprende, Italia Viva avrebbe chiesto di posticipare a domani il voto sul calendario dei lavori dell'aula del senato, previsto per le 16.30 di oggi. Il presidente della commissione Giustizia, Andrea Ostellari (Lega), avrebbe anche chiesto di fissare al 22 luglio il giorno dell'approdo in Aula del testo. E, come sempre, il Pd ha rigettato entrambe le proposte. Risultato? Dopo l'ennesimo braccio di ferro si arriva alla sospensione del tavolo di maggioranza.
In questo contesto, ecco gli strali della piddina Monica Cirinnà, la quale se la prende proprio con Ostellari, affermando che "la proposta del leghista di modificare il testo del medesimo disegno di legge eliminando il riferimento testuale all'identità di genere".
Italia Viva, tramite il capogruppo Davide Faraone, nel corso dell'incontro avrebbe proposto un rinvio di 24 ore del voto sul calendario. Il Pd avrebbe insistito per ottenere una data certa, a quel punto Ostellari avrebbe proposto il 22 luglio.
E ancora, la Cirinnà ha rincarato: "Di fronte al tentativo del presidente Ostellari di privare completamente di tutele le persone trans eliminando l'espressione 'identità di genere', mi auguro che tutte le forze che hanno votato il ddl Zan alla Camera facciano quadrato attorno al testo. Finalmente la Lega ha gettato la maschera e si è capito che non vogliono questa legge facendo di tutto per affossarla. Chi si presta a questo gioco allo sfascio, sulla pelle delle persone, ne sarà responsabile", ha concluso. Già, questo è il Pd: o si fa come si dice loro, o chi non lo fa è qualcuno che gioca allo sfascio sulla pelle delle persone...