Incroci pazzeschi
Giuseppe Conte contro Beppe Grillo, la frase rubata con Enrico Letta: "Tante volte...". Pd, partito in vendita?
Né il Movimento 5 Stelle né il suo partitino: la nuova avventura di Giuseppe Conte si chiama Pd. Date una occhiata alla prima pagina "tellurica" del Tempo, quotidiano romano diretto da Franco Bechis. "È Conte il primo licenziato", sentenzia con titolo cubitale. La guerra atomica con Beppe Grillo, insomma, sembra lasciare senza prospettiva politica proprio l'ex premier, che Dagospia d'altro canto si affretta a definire "mentalmente destabilizzato" dal vaffa in eurovisione del guru e fondatore dei 5 Stelle e "rimbambito di dubbi". Una immagine invero decisamente efficace.
"Grillo approfitta delle nuove norme sul lavoro e si toglie di torno l'ex premier che voleva scalare il M5s", è l'ironico commento. E Osho ci mette il carico, immaginando a modo suo un confronto tra Conte ed Enrico Letta, segretario del Partito democratico. "'n'è che tante vorte te dai via er partito?", chiede in perfetto romanesco l'avvocato, nella foto satirica dell'ineffabile Osho.
E pensare che proprio Letta sembra il più preoccupato dalla slavina grillina. Non solo, con l'implosione del M5s e la spinta centrifuga delle sue varie componenti, è a rischio la permanenza nel governo dei 5 Stelle, con il Pd che resterebbe "ostaggio" di Lega e Forza Italia, unici garanti del premier Mario Draghi. Elettoralmente parlando, spiegano gli esperti, proprio i dem rischiano di vedersi cannibalizzato il proprio bacino di voti da un soggetto politico con Conte leader ma senza l'aurea del Movimento. Vuoi vedere che tra qualche mese saranno proprio i big del Pd a chiedere "asilo politico" al partitino personale di Giuseppe?