Anche no
Matteo Salvini contro il Gesù Cristo in minigonna e tacchi a spillo: "Provocazione? No, schifezza"
In piazza a Milano ieri, sabato 27 giugno, ha sfilato il Pride, la manifestazione Lgbt che è caduta un po' in tutte le città d'Italia proprio nei giorni in cui si è ulteriormente infiammato il dibattito sul contestatissimo ddl Zan contro l'omotransfobia. Come è noto, l'intervento del Vaticano contro il testo, con la richiesta fatta pervenire al governo di frenare sulla legge, ha sollevato un polverone e molte polemiche, ovviamente politiche.
E così, nelle piazze d'Italia, a Rome come a Milano, nel mirino ci è finita proprio la Chiesa. Già, nei cortei piovevano rappresentazioni blasfeme di Gesù Cristo. A Roma, una sorta di Gesù arcobaleno ha sfilato proprio in cima al corteo, insomma lo ha aperto. E contro il soggetto sono piovute le durissime parole di Giorgia Meloni: "Leggo che il corteo del Roma Pride è aperto da un ragazzo travestito da Cristo Lgbt, con stimmate colorate e bandiera arcobaleno. Per quanto mi interroghi, non riesco a trovare una risposta a questa domanda: che bisogno c'è di mancare di rispetto a milioni di fedeli per sostenere le proprie tesi?", picchiava duro la leader di FdI.
E pochi minuti fa, nel pomeriggio di domenica 27 giugno, ecco che a rincarare la dose ci pensa Matteo Salvini. Nel mirino della Lega, però, un episodio avvenuto al Pride di Milano, dove un manifestante si è parimenti "travestito" da Gesù. con tanto di minigonna e tacchi a spillo, il tutto mentre brandiva un crocifisso con sopra impressi gli slogan del movimento. Immagine che ha scatenato Salvini. Rilanciandola su Twitter, il leader della Lega ha infatti commentato: "Secondo me raffigurare Gesù Cristo con minigonna e tacchi a spillo non è una simpatica provocazione, è una schifezza, un’offesa e una sgradevole mancanza di rispetto". Parole che non hanno bisogno di particolari interpretazioni.