Il report

Sondaggio Enzo Risso, la Lega di Salvini mette il turbo e il centrodestra dilaga: ecco le ultime cifre

Aumenta la distanza tra Lega, Pd e FdI. Forte crescita di consenso per il governo e il presidente Draghi. Questo, secondo il sondaggio di Enzo Risso per l'Osservatorio politico per la Lega Salvini premier.  Secondo le stime, la Lega con il 22% precede il Pd (19,9%) e FdI (19,4%). Il partito di Salvini è stimato in aumento di 0,1% rispetto a sei giorni fa. A seguire si collocano il M5S (15.9%) e FI (8.2%). I tre partiti di centrodestra nell’insieme mantengono un vantaggio sul centrosinistra e M5s (50.% a 47.5%). Nelle retrovie le variazioni risultano di pochi decimali e l’area del non voto e dell’indecisione si mantiene al di sopra del 40%. (40.4%).

 

 

 

Le valutazioni sull’esecutivo e il premier fanno segnare valori ancor più elevati rispetto a quelli registrati all’insediamento: oggi l’indice di gradimento dell’operato del governo si attesta a 62 e quello del presidente Draghi sale a 64, entrambi in crescita rispetto alla settimana scorsa. Passando al gradimento degli esponenti politici, si conferma il primo posto di Giuseppe Conte (indice 40, che precede Giorgia Meloni (30) e Matteo Salvini (29).

 

 

 

Colpisce il gradimento del governo Draghi e del presidente del Consiglio in prima persona che continua a crescere. Secondo lo stesso sondaggio i giudizi positivi per l'operato di Draghi e dell'esecutivo sono tornati ad aumentare. Oggi il 69% dei cittadini valuta positivamente l'operato del governo. Un aumento ulteriore rispetto alla settimana scorsa per Draghi. Per l'ex governatore della Bce i numeri del Conte due sono molto lontani, anche se si trattava di un governo sostenuto da una parte della maggioranza che appoggia Draghi. Negli ultimi giorni prima delle dimissioni, Conte raccoglieva il gradimento del 56% degli italiani, il suo esecutivo del 51%. Proprio questa ondata positiva dell'ex premier nei sondaggi ha dato idea a Conte di voler prendere la leadership del Movimento Cinque Stelle: una mossa che ora sembra più difficile dopo lo scontro con Beppe Grillo.