Scontro
Giancarlo Giorgetti, nuovo fronte per Draghi: pressing sul Cts per riaprire le discoteche, altro assalto al muro di Speranza
Nell'Italia da oggi, lunedì 21 giugno, tutta in fascia bianca, tranne la Valle d'Aosta, le discoteche rimangono ancora chiuse. Per il comparto locali e sale da ballo, nulla è stato ancora deciso. L'obiettivo degli aperturisti è il 1° luglio come data per il via libera, ma lo scontro all'interno del governo non prevede di dare certezze in merito. Il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti aveva chiesto al Comitato tecnico scientifico di fornire un parere sulla riapertura dei locali. Gli scienziati hanno però sollecitato "ulteriori elementi prima di esprimersi". E anche da palazzo Chigi si prende tempo.
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"La preoccupazione legata alla circolazione della variante Delta materializza l'incubo dello scorsa estate quando ci fu un'impennata improvvisa di contagi e il ministro della Salute Roberto Speranza dispose la chiusura dei locali il 16 agosto", scrive il Corriere della Sera. Ci sono divisioni anche all'interno degli stessi dicasteri.: Speranza scettico sul via libera alle serate in discoteca, ma il suo sottosegretario Andrea Costa si è già espresso positivamente: "Stiamo individuando il percorso, è giusto dare una prospettiva immediata a questo settore". Giorgetti, come detto, ha già scritto al presidente del Cts Franco Locatelli per "avviare ogni adempimento necessario a garantire la ripresa dell'attività di discoteche e sale da ballo, perché si tratta di un comparto di assoluto rilievo per il numero estremamente elevato di operatori che ha subito danni particolarmente consistent. Questo settore risulta essere l'unico costretto ancora a non poter riprendere l'operatività. Ciò appare tanto più grave per l'imminente avvio della stagione estiva e ulteriori ritardi non risulterebbero giustificati perché non si può trascurare il vantaggio che altri Paesi che abbiano già disposto la ripresa delle attività delle imprese del settore possono acquisire soprattutto con riferimento al turismo giovanile".
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L'associazione dei gestori ha già inviato le linee guida al Cts, assicurando "che gli ingressi saranno consentiti soltanto a chi è munito di green pass - dunque vaccinati, guariti oppure persone che si sono sottoposte a tampone". Per gli scienziati rimane l'incognita su chi deve controllare che i clienti abbiano il green pass, soprattutto per i locali dove la capienza è molto alta e quelli che organizzano eventi con accessi difficili da monitorare. Infine la difficoltà di effettuare il tracciamento di fronte a un caso di positività. "Nella riunione del Cts convocata per oggi pomeriggio l'argomento non risulta all'ordine del giorno. Potrebbe essere inserito in via d'urgenza, al momento non risulta che sia stato richiesto", conclude il Corriere.
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