Un test significativo

Enrico Letta, le primarie Pd a Roma "a rischio tracollo". Esplode il Nazareno, la voce a poche ore dal voto

Il flop delle primarie del Pd a Torino potrebbe ripetersi a Roma: è questo il timore del partito di Enrico Letta. Nella città piemontese, infatti, solo 12mila persone sono andate a votare. A contendersi il posto di candidato sindaco per il centrosinistra nella Capitale sono Roberto Gualtieri, Tobia Zevi, Giovanni Caudo, Cristina Grancio, Imma Battaglia, Paolo Ciani e Stefano Fassina. L'appuntamento per il voto è domani 20 giugno in oltre 190 gazebo dislocati per la città

 

 

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Nelle scorse settimane si sperava di raggiungere i 50mila partecipanti. Adesso, invece, come riporta il Corriere della Sera, ci si augura di non scendere sotto i 43 mila del 2016. "Speriamo in un risultato migliore di Torino, perlomeno dignitoso. Certo, non sono più i tempi di 15 anni fa", ha confidato una fonte vicina al Pd. C'è, però, chi non si perde d'animo, come Enzo Foschi, vice segretario regionale: "Se dovesse andare come a Torino mi preoccuperei, ma lì non si votava anche per i Municipi. A Roma il clima è diverso e ci aspettiamo una bella partecipazione".

Nei giorni scorsi, alla domanda sul motivo di una così bassa affluenza alle primarie di Torino, Letta ha risposto dicendo che si trattava delle prime attività post Covid, lasciando intendere così che gli elettori abbiano preferito dare forfait e rimanere a casa solo per cautela. Tuttavia, secondo alcuni, la partecipazione sarà minima anche nella Capitale per un motivo ben preciso: la base potrebbe percepire la consultazione come un passaggio dall’esito scontato, dal momento che l’aver puntato su Gualtieri come il candidato in pectore ha probabilmente reso meno appetibile la sfida.