Altissima tensione
Sondaggio, Lega primo partito. E Matteo Salvini attacca Nando Pagnoncelli: "Lavora per il Pd, i casi della vita..."
La Lega di Matteo Salvini è nettamente il primo partito italiano con il 22,4% dei consensi. Lo rivela il sondaggio realizzato per Affaritaliani.it da Roberto Baldassari, direttore generale di Lab2101 e professore all'università La Sapienza di Roma. Il dato arriva dopo un weekend in cui sono usciti molti sondaggi con numeri spesso contraddittori. Nella rivelazione di Baldassarri, ecco staccato di quasi tre punti dalla Lega, in seconda posizione, il Partito Democratico di Enrico Letta, con il 19,6%. Fratelli d'Italia risulta la terza forza del Paese, staccata di più di quattro punti dal Carroccio, con il 18,2%. Movimento 5 Stelle fermo al 15,9%. Stabile Forza Italia al 7,1%.
Il punto è che stando a un altro sondaggio, quello Ipsos di Nando Pagnoncelli e che ha fatto moltissimo rumore nelle ultime ore, il Pd oggi sarebbe il primo partito con il 20,8, Lega al terzo posto con il 20,1 dietro anche a Fratelli d'Italia con il 20,5. E così dopo il sondaggio di Baldassarri, ecco che il leader della Lega passa all'attacco sui social: "Lavora per il partito Democratico e, miracolosamente, sforna l’unico sondaggio italiano che vede il Pd primo partito davanti alla Lega". Nel mirino ovviamente c'è Pagnoncelli. E ancora, Salvini ha aggiunto: "Mentre tutti gli altri vedono la Lega nettamente primo partito. I casi della vita… Noi andiamo avanti, per il bene dell’Italia, con lavoro, pazienza e sorriso".
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Non si è fatta attendere la replica del segretario del Pd: "Guardo i sondaggi con la coda dell'occhio. La gente si fa un'idea alla fine della campagna elettorale, quindi francamente farsi condizionare dai sondaggi non ha molto senso. Salvini se l'è presa con Ipsos, mi sembra di cattivo gusto. E' come il malato che rompe termometro perché gli dice che ha la febbre. Da Salvini oggi un atteggiamento infantile", ha tuonato Enrico Letta. E poi sul sondaggio favorevole ai dem ha detto: "Il fatto di avere oggi per la prima volta dopo quattro anni il Pd davanti a tutti, poi magari domattina sarà diverso, vuol dire che ci siamo, che ce la giochiamo, che non è vero quello che altri ci raccontano, che noi siamo ai margini di chissà che cosa", ha concluso il segretario dem.
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