prime indiscrezioni

Forza Italia, retroscena sul "vertice ad alta tensione" per la federazione di centrodestra: Gelmini e Carfagna contrarie

La federazione di centrodestra proposta da Matteo Salvini sta scuotendo gli animi degli alleati azzurri. Se infatti Silvio Berlusconi si è pronunciato a favore, lo stesso non si può dire delle sue fedelissime: Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna. Tanto che stando a quanto riportato da LaPresse ci sarebbe stata "alta tensione durante la riunione di Forza Italia". Per l'occasione era intervenuto il leader a favore, appunto, dell'idea del numero uno del Carroccio. Ma il duo Gelmini-Carfagna avrebbe fatto muro. 

"In un clima di grande collaborazione e condivisione - si era pronunciato il Cavaliere - abbiamo valutato l’ipotesi di una federazione delle forze del centrodestra". Un'uscita che però ha riscosso malumore. Ad ascoltare l’ex premier una ventina di persone: tra queste, il coordinatore nazionale Antonio Tajani, i capigruppo, Roberto Occhiuto e Annamaria Bernini, i governatori e la delegazione governativa azzurra. Dopo l’intervento del Cav si sarebbe così aperto un dibattito. Alcuni si sarebbero schierati a favore del progetto federativo, come Bernini, Giorgio Mulè, Alessandro Cattaneo. Mentre altri avrebbero espresso perplessità. Soprattutto con il timore di un'eventuale annessione di Fi da parte della Lega.

 

Altrettanto perplessa Giorgia Meloni che, da unica voce all'opposizione, preferisce chiamarsi fuori: "Se si farà non lo so. Ho sempre creduto che le diverse sfumature nel centrodestra siano un valore aggiunto e non un problema". E ancora sull'alleanza Berlusconi-Salvini: "Credo poco alle fusioni a freddo, ma se fanno questa operazione non potrò che guardarla con rispetto". La proposta del numero uno del Carroccio - così come da lui spiegata - è quella di "arrivare entro giugno alla federazione delle forze di centrodestra, almeno di quelle che sostengono il governo Draghi. Tutte. Siamo tutti sullo stesso piano ma dobbiamo fare un passo in avanti. Per esempio creando gruppi unici alla Camera e al Senato".