Stoccata

Matteo Renzi attacca Il M5s: "Vediamo se si scusano sul Tap. Bloccato da Conte, perfettamente funzionante"

Dopo le scuse di Luigi Di Maio a Simone Uggetti, il sindaco di Lodi messo alla gogna dai grillini, Matteo Renzi provoca il Movimento 5 stelle sulla questione del Tap, il gasdotto che porta il metano dall'Azerbaijan all'Italia: "Nel mondo grillino vanno di moda le scuse. Molto bene. Proviamo oggi a vedere se si scusano sul Tap, l’opera che Di Battista voleva bloccare col Governo Conte 'in 15 giorni' e che invece è stata realizzata e funziona perfettamente", scrive il leader di Italia Viva in un post pubblicato sul suo profilo Facebook.

 

 

Attacca Renzi: "Vi ricordate cosa diceva Barbara Lezzi, ex ministra grillina a proposito del Tap? 'Voglio sfidare chiunque a stendere un asciugamano sopra un gasdotto'. Oppure: 'Saranno sradicati 10.000 ulivi'. Io me lo ricordo bene, perché sul gasdotto Tap, come su AirForce Renzi, Banca Etruria, Open, Jobs Act e tante altre questioni abbiamo subìto un attacco quotidiano e scientifico fatto di bugie e insulti che hanno inquinato una intera stagione politica", prosegue il senatore.

 

 

Che si toglie qualche sassolino: "Ma il tempo, come sempre, è galantuomo. Oggi il gasdotto Tap funziona perfettamente, gli ulivi (poco più di 200) sono stati reimpiantati e godono di ottima salute (al contrario dei tanti ulivi infettati da Xylella). E in tantissimi, ogni giorno, stendono il loro asciugamano sulla meravigliosa spiaggia di Melendugno. Che guarda caso, anche quest’anno, è bandiera blu". Quindi conclude: "Bandiera blu, mi spiego? A che ora arrivano le scuse dei grillini sul Tap?".

 

 

Qualche giorno fa in una intervista a La Repubblica Renzi aveva detto che i Cinquestelle, "così come li abbiamo conosciuti, sono finiti. Con giustizialismo e populismo noi non faremo alleanze, neanche elettorali. Da qui al 2023 nasceranno forze nuove sia a destra che a sinistra. E i giochi si faranno dopo le elezioni del presidente della Repubblica. Se Draghi governerà bene, come io credo, anche la bolla mediatica di Giorgia Meloni si sgonfierà".