Il cavaliere

Silvio Berlusconi rompe il silenzio: "Male insidioso e tremendo, la mia nuova vita in casa". E accusa: "Chi mi ha fatto molto male"

Silvio Berlusconi "per fortuna"; sta "gradualmente migliorando". "I miei medici mi hanno finalmente autorizzato a riprendere un minimo di attività, pur senza ancora uscire di casa", racconta in una intervista a Il Giornale, il Cavaliere, ancora provato dal long Covid. "La prima cosa che voglio dire a voi e a tutti gli italiani è un grazie dal profondo del cuore per l'attenzione e la partecipazione che ho avvertito intorno a me in questi mesi difficili", continua, "mi hanno dato la forza di affrontare una strada difficile: quella con le conseguenze e le complicanze di un male insidioso e tremendo, lo stesso che ha seminato tanti lutti e tanto dolore in Italia e nel mondo". Quindi Silvio ringrazia "Antonio Tajani e a tutti coloro che con lui stanno mandando avanti Forza Italia nel modo migliore, con lealtà e dedizione, consultandosi continuamente con me".

 

 

Coraggio Italia - E' invece deluso e amareggiato Berlusconi per l'operazione Brugnaro-Toti con Coraggio Italia: "Mi ha rattristato, perché fa l'opposto di quello che sarebbe necessario: unire le forze per rilanciare una grande area liberale, cattolica, europeista, garantista, di governo del Paese", spiega il Cavaliere. "Questo è anche per il futuro il ruolo insostituibile di Forza Italia. Tutti i tentativi di frammentazione accaduti finora hanno avuto vita breve e nessuna prospettiva politica", sottolinea Berlusconi. "Non capisco perché questa volta dovrebbe essere diverso. Per noi cambia poco, ma mi dispiace che alcuni amici parlamentari di Forza Italia si siano prestati a una delle tante operazioni di palazzo, senza seguito nel Paese, che non li porterà da nessuna parte". 

 

 

Immigrazione - Per quanto riguarda la difficilissima questione dei migrante, il leader di Forza Italia si dice "convinto che anche in materia di immigrazione Mario Draghi saprà usare il metodo Berlusconi: non contrapposizioni muscolari ma, al contrario, rapporti costruttivi sia con i leader europei che con i governi della sponda Sud del Mediterraneo. Facendo così noi eravamo riusciti a ridurre praticamente a zero il flusso di migranti clandestini dall'Africa nel 2010 e 2011".

 

 

Cina - Mentre la "più grave sfida globale all'Occidente, ai nostri valori, al nostro modello di civiltà" la sta ponendo la Cina. "Lo fa in nome di un'ideologia comunista totalitaria che si sposa a un espansionismo economico e commerciale dagli inevitabili risvolti politici". Quindi avverte Berlusconi: "Rispondere alla sfida della Cina è il grande tema di tutto l'Occidente, come lo è stato opporsi all'Unione Sovietica nella seconda metà del XX secolo". Una sfida, conclude il Cavaliere, "che possiamo vincere, proprio come abbiamo vinto la Guerra fredda, certo non con l'uso delle armi, ma rispondendo colpo su colpo sia sul piano dei valori sia dei diritti di libertà. In questo senso l' Europa può svolgere la sua parte solo se saprà darsi una vera politica estera e di difesa comune, come da molto tempo stiamo chiedendo".