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Enrico Letta, la proposta: "Aumentare la tassa di successione per aiutare i giovani". Perché assomiglia alla patrimoniale
Toh, Enrico Letta ha trovato un modo per aiutare i giovani: una nuova tassa. Già, il segretario del Pd propone infatti la tassa di successione come aiuto concreto alla "generazione Covid", ossia a quegli adolescenti che, anche a causa delle condizioni familiari poco agiate, pagheranno il prezzo più alto della pandemia.
La proposta è stata lanciata negli ultimi minuti ed è stata messa a punto dal segretario Enrico Letta con i responsabili economia e giovani, Antonio Misiani e Chiara Gribaudo, e i vice Tinagli e Provenzano. Nel dettaglio, i democratici spiegano che l’intervento sarebbe da finanziare con l’aumento della tassa di successione per i patrimoni che superano il milione di euro, ma in modo progressivo: solo sopra i 5 milioni scatterà infatti l’aliquota massima. Insomma, una "novità fiscale" che ha il puzzo della patrimoniale.
Già, taduciamo in termini spicci l'iniziativa: la tassa di successione - che già picchia durissima contro chi ha patrimoni ben inferiori - verrebbe ulteriormente aumentata. Punendo ulteriormente "i ricchi", che già pagano importi altissimi.
"Ci vuole una dote per i giovani, finanziata con una parte dei proventi della tassa di successione, e un accesso ai mutui-abitazione anche per chi non ha genitori in grado di fornire garanzie", aveva anticipato Enrico Letta in un'intervista a 7, il settimanale del Corriere della Sera.
E ancora, aveva aggiunto nel dettaglio: "Per la dote ai diciottenni sarei disposto a venire a patti anche sulla legge elettorale. Il mio sogno è trattenere i ragazzi italiani in Italia, senza però farli restare in casa con mamma e papà fino a trent’anni. Il problema principale del nostro Paese è che non fa più figli", concludeva Enrico Letta.