L'opinione
Bruno Vespa, "la legge necessaria per riformare il Quirinale": le due priorità per ridare potere al premier
Nella puntata de L’aria che tira di oggi, martedì 18 maggio, Myrta Merlino ha tenuto una lunga discussione con Bruno Vespa sul Quirinale e sui dodici presidenti della Repubblica, ai quali il conduttore di Porta a Porta ha dedicato la sua ultima fatica letteraria tra storia, aneddoti e segreti. “Forse Cossiga è l’unico che si è portato dei segreti nella tomba - ha dichiarato il giornalista Rai - parlando di Aldo Moro si accarezzava la mano. Forse lui ha portato qualche angoscia, altri francamente non lo so, non hanno vissuto eventi così traumatici”.
Leggi anche: Bruno Vespa su Mario Draghi al Quirinale: "Ma all'ultimo minuto...", chi può ribaltare tutto
Ma che idea si è fatto Vespa sul potere del presidente della Repubblica? “È diventato sempre più forte. Mi auguro che ci sia una riforma in futuro. Innanzitutto andrebbe abolito il semestre bianco, lo si dice da decenni ma non viene mai fatto. Inoltre andrebbe abolita la rieleggibilità del capo dello Stato. Io vedrei meglio un primo ministro con il potere di sciogliere le Camere, come succede anche all’estero. Ti pare normale - ha aggiunto rivolgendosi alla Merlino - che un presidente del Consiglio non possa sostituire nemmeno un sottosegretario? C’è qualcosa che non funziona, l’esecutivo va rafforzato”.
Leggi anche: Bruno Vespa al posto di Mattarella: "Mi voleva al Quirinale". La confessione del conduttore, un aneddoto clamoroso
Per quanto concerne la successione di Sergio Mattarella, Vespa è stato molto chiaro: “Tutto succede sempre all’ultimo minuto. L’unica novità di quest’anno è che nessuno schieramento ce la fa da solo. Teoricamente il centrodestra potrebbe farcela perché ha 466 voti, compresi i consiglieri regionali. Ma per ora è tutta fantascienza, credo che ci saranno le condizioni per fare un presidente della Repubblica realmente condiviso”.
Leggi anche: Enrico Letta, il piano per portare Marta Cartabia al Quirinale: fuori Matteo Salvini e dentro Silvio Berlusconi