Strategie
Matteo Salvini e Giorgia Meloni, incontri separati col Pd. Quirinale e legge elettorale, il retroscena
Esponenti del Pd hanno incontrato separatamente Matteo Salvini e Giorgia Meloni per discutere del prossimo inquilino del Quirinale e della legge elettorale. I motivi sono due il centrosinistra sa di non avere i numeri per eleggere al Colle un proprio candidato e anche perché non hanno neanche i numeri per modificare la legge elettorale per la vincere le elezioni. La trattativa Pd-M5s per candidati comuni alle Amministrative non è così semplice da portare avanti, mentre nel centrodestra tra Lega e FdI alla fine un accordo si trova sempre.
Per esempio la Appendino ha annunciato l'indisponibilità dei M5S a votare a Torino per il candidato dem, semmai arrivasse al ballottaggio. Il pd Boccia però ha già detto che "alla fine vinceremo noi 4-1" nelle cinque città più importanti, ma secondo Gaetano Quagliariello di Cambiamo, "i giallorossi stanno rendendo contendibile una partita nella quale, sulla carta, partiamo sfavoriti". Anche la riunione del centrodestra di oggi, mercoledì 12 gennaio, potrebbe concludersi con un'intesa di massima su Torino e su Napoli, oltre che sulla Calabria, non per Milano e Roma dove, scrive il Corriere della Sera, "è in atto il braccio di ferro tra i leader della Lega e di Fratelli d'Italia, che faticano a raggiungere un accordo sui profili da scegliere".
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Così i due blocchi politici si preparano alla sfida nei maggiori capoluoghi del Paese, tappa di avvicinamento per la sfida di Palazzo: la corsa al Colle. A chi dovrà sostituire Sergio Mattarella. I partiti così cominciano a studiare le loro mosse e a cercare di capire anche quelle degli altri, per riuscire ad ottenere il candidato migliore o più vicino alla loro idea. Ma questo accadrà soltanto quando si sarà delineata la nuova geografia politica, e si sarà verificato se gli schieramenti resteranno compatti dopodiché si capirà se e come modificare la legge che più interessa ai partiti: quella elettorale.