Mister coprifuoco
Domenica In, Roberto Speranza? Occhio a come pronuncia quella parola: il sospetto, gode a tenerci rinchiusi
Eccoci a Domenica In, il programma condotto da Mara Venier su Rai 1. La puntata è quella di oggi, festa della Liberazione, domenica 25 aprile. E la prima parte di trasmissione è come sempre da mesi a questa parte dedicata al coronavirus, alla campagna vaccinale e alla pandemia. E questa volta l'ospite è di assoluta eccezione, ossia il ministro della Salute, Roberto Speranza, l'uomo delle chiusure, sempre e comunque.
Leggi anche: Roberto Speranza, l'ex responsabile del ministero D'Amario conferma: test di autovalutazione sulla pandemia gonfiato
E di fatto, Speranza, non si smentisce. Mentre impazza lo scontro sul coprifuoco, con gli Interni che con il grillino Sibilia hanno smentito Mariastella Gelmini, che riferiva che sarebbe stato spstato a metà maggio, ecco che Speranza ovviamente difende la misura: "Il coprifuoco alle 22 ci consente di ridurre la mobilità. È una scelta che abbiamo fatto con spirito di prudenza e cautela ma nessuno si diverte a fare le restrizioni". E ancora, il ministro spiega che la misura sarebbe stata suggerita dai tecnici del Cts, versione che però scricchiola, dato che è lui stesso uno dei principali sostenitori di simile soluzione.
Dunque, una spruzzata di terrore parlando dei "migliaia di casi al giorno in India", il tutto pochi minuti dopo aver firmato l'ordinanza che vieta l'ingresso in Italia dall'India, eccezion fatta per i residenti. E ancora, Speranza aggiunge: "Io devo dire sempre la verità sul come stanno le cose. Ovvero che stiamo meglio rispetto al passato ma la partita è ancora complicata. Il Covid è un nemico insidioso", sottolinea, come se non lo sapessimo.
Leggi anche: Bruno Vespa, lo scenario: "Se la Lega lasciasse il governo, Forza Italia la seguirebbe". E Mario Draghi...
Speranza indulge sull'aggettivo "restrittivo", lo pronuncia più volte, in modo convinto: insomma, la parola gli appartiene. In tutto e per tutto. "Quando sarò vaccinato - aggiunge -? Io ho 42 anni, la regola è partire dagli anziani perché lì si sono riscontrati i maggiori decessi. Vaccinare chi ha più di 60 anni è la priorità perché così avremo un crollo della mortalità. Un attimo dopo si potrà aprire a tutte le fasce di età e li sarò felicissimo di vaccinarmi il prima possibile", conclude Speranza.