La lettera del leader
Matteo Salvini risponde a Vittorio Feltri: "Perché sto al governo". Sostenere Mario Draghi, combattere le assurdità di Speranza
Caro direttore, intervengo volentieri dopo aver letto con attenzione il Tuo scambio di opinioni con Paolo Becchi. Nella sostanza, ribadisci che la Lega ha sbagliato a entrare nel governo Draghi e quindi farebbe bene a tornare all'opposizione e ottenere così le elezioni anticipate. Mi dispiace dare una brutta notizia, ma tutto il centrodestra aveva chiesto al Presidente della Repubblica il ritorno alle urne quale soluzione alla crisi del Conte 2. Come ricorderanno i lettori, il Capo dello Stato annunciò al Paese che non avrebbe fatto votare gli italiani nel bel mezzo della pandemia.
Insomma: le urne erano e sono impossibili. Non ci hanno fatto celebrare le Politiche nemmeno alla fine del Conte 1, figuriamoci adesso! Preso atto della situazione, alla Lega restavano due strade. La prima è quella suggerita da Feltri, ovvero la Lega all'opposizione insieme a Giorgia Meloni. Forse avremmo guadagnato voti, di sicuro avremmo consegnato il Paese (e una personalità di alto profilo come Mario Draghi) a Pd, Leu e 5Stelle. Di più: non avremmo semplicemente regalato ai post-comunisti e ai loro alleati il governo, ma gli avremmo affidato il destino dei nostri figli e nipoti. In questi mesi metteremo le basi per l'Italia dei prossimi decenni.
Hai presente, caro direttore, un esecutivo con Azzolina e Bonafede, Gualtieri e la De Micheli? Dovevamo lasciarli fare, in completa solitudine, così da ritrovarci monopattini cinesi e meno autostrade, porti spalancati, banchi a rotelle, ius soli, più tasse a partire dalla patrimoniale e inefficienze? La Lega ha scelto di non disertare, imboccando una strada difficile. Siamo entrati nell'esecutivo per portare la voce del centrodestra, che è maggioranza nel Paese, e con l'ambizione di non ritrovarci le macerie quando finalmente potremo governare grazie al voto degli italiani.
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Con il governo Draghi non abbiamo più Arcuri, il piano vaccinale ha subìto una accelerazione, sono cambiati i vertici della Protezione civile, sono stati eliminati i Dpcm e i limiti dei codici Ateco, i rimborsi arrivano direttamente sul conto corrente, è nato un fondo da 100 milioni per la disabilità, si è fatto un primo passo verso la pace fiscale. Miglioramenti anche sulle riaperture, anche se resta l'assurdo coprifuoco (lo definisce così anche una moltitudine di amministratori locali, di tutti i colori politici) mentre bar, ristoranti, piscine, palestre e centri commerciali hanno ancora restrizioni troppo rigide e assurde.
Il coprifuoco, poi, è un'altra scelta puramente ideologica (il Cts non l'ha suggerita) e in Europa c'è già chi la sta rinnegando. Per questo, la Lega non ha votato il Decreto ma siamo sicuri che a breve piegheremo le resistenze di chi aggredisce l'iniziativa privata e le partite Iva anziché considerarle una architrave del Paese. Su una cosa hai ragione, direttore: quando ho scelto di aderire al governo non ho pensato al partito. Vero. Sto pensando al bene dell'Italia. Per questo sosteniamo lealmente Draghi e combattiamo battaglie di buonsenso, per evitare di essere travolti dai provvedimenti di Speranza, Pd e Cinquestelle. Noi, caro direttore, abbiamo scelto di non disertare.