Le prime cifre
Beppe Grillo, il sondaggio: "Quanti voti ha fatto perdere al M5s", un grosso regalo alla Lega
Quanto può costare il video-delirio di Beppe Grillo al Movimento 5 Stelle in termini di voti? Una prima stima l’ha offerta Alessandro Amadori, sondaggista e docente universitario alla Cattolica di Milano. Intervistato da Alberto Maggi per Affaritaliani.it, l’esperto ha svelato che quanto accaduto farà certamente perdere voti ai grillini: “Una variazione contingente che nel breve periodo è stimabile attorno all’1%, pari a circa 400-500mila voti”. E dove andrebbero a finire? “Potrebbero andare in parti uguali al Pd, alla Lega e all’area di astensione”.
Leggi anche: Beppe Grillo, la cannonata del Fatto Quotidiano: "Più fuori del pisello del figlio". Demolito così
Il perché è presto spiegato: “D’altronde questa è la formazione stessa del consenso dei grillini - ha sottolineato Amadori - un terzo dal centrosinistra, un terzo dal centrodestra e un terzo dall’area del non voto”. Stime pesanti per il M5s, che tra l’altro si trova nel bel mezzo di una transizione a dir poco delicata: questa settimana Giuseppe Conte avrebbe voluto presentare il programma e avviare il nuovo corso, ma il video di Grillo in difesa del figlio - rinviato a giudizio con l’accusa di stupro - ha fatto saltare tutti i piani e messo in profondo imbarazzo il Movimento.
Leggi anche: Marco Travaglio diventa garantista per Beppe Grillo: "Fa ribrezzo chi lo attacca, non c'è nemmeno una sentenza"
E non solo, perché anche gli alleati del Pd non hanno potuto far altro che prendere le distanze dall’ex comico, le cui frasi sono state definite “inaccettabili” da Enrico Letta. In pratica Grillo ha rubato la scena a Conte, come spiegato anche da Amadori ad affaritaliani.it: “Prima ha nominato il re e poi, di fatto, torna lui a essere il re. Un errore politico essere tornato king dopo aver scelto di fare il kingmaker, che mette in difficoltà il king-Conte. In chiave psicoanalitica quel video è il sintomo che Grillo non vuole mollare la scena, è tornato quello di venti anni fa”.
Il tuo browser non supporta il tag iframe