Ex premier

Giuseppe Conte in difesa di Roberto Speranza: "Chi lo mette in discussione? Irresponsabili che indeboliscono il governo"

Poteva mai mancare Giuseppe Conte schierato la fianco di Roberto Speranza? E certo che no, d’altronde l’ex premier quando si tratta del giovane vecchio comunista alla guida del ministero della Salute non può far altro che gonfiare il petto, dato che ce lo ha messo lui a gestire l’epidemia di coronavirus, praticamente con i pieni poteri di chiudere come e quanto vuole. Mentre Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia ha annunciato una mozione di sfiducia, la Lega ha dovuto tirare il freno a mano, dato che Mario Draghi le ha espressamente chiesto di non alimentare polemiche.

 

 

“Faccio notare che il presidente del Consiglio è stato molto chiaro dichiarando solo qualche giorno fa che ha voluto lui il ministro Speranza e che ne ha grande stima”, ha dichiarato Conte una volta che è stato intercettato dall’Adnkronos nei pressi di Piazza Montecitorio. “Quindi mettere in discussione Speranza - ha aggiunto l’ex premier, ormai nuovo leader del M5s - significa voler indebolire, irresponsabilmente, il governo durante questa difficile fase emergenziale. Da oltre un anno Speranza è costantemente impegnato per tutelare un bene fondamentale, cioè la salute dell’intera comunità nazionale”. 

 

 

E quindi in definitiva per Conte le polemiche contro il ministro sono “del tutto strumentali e inaccettabili”. La Lega ha però abbassato i toni già prima dell’incontro di ieri con Draghi: dalla mattina Matteo Salvini aveva iniziato a glissare sul ministro, affermando che “il tempo è galantuomo” ma che nel frattempo bisogna lavorare per calendarizzare le aperture e permettere quindi agli italiani di tornare alla vita.