Ritorno alla normalità
Matteo Salvini a CartaBianca, ciò che non ha mai detto sul generale Figliuolo: "Perché mi fido di lui"
Matteo Salvini spinge sull'acceleratore. Il leader della Lega preme per una ripartenza veloce del Paese, con l'apertura di bar, di ristoranti e di tutte quelle attività rimaste chiuse per mesi a causa del Covid. Ospite di Bianca Berlinguer a CartaBianca su Rai3, il segretario del Carroccio ha dichiarato: "Laddove la situazione è sotto controllo bisogna tornare al lavoro, alla vita, allo sport. Mi auguro che tutta l’Italia sia aperta entro il 2 giugno. Non accetto il discorso di Speranza che vede solo rosso. Va bene dove la situazione è grave". L'ex ministro si dice comunque fiducioso: "Il generale Figliuolo ha la responsabilità della vaccinazione degli italiani. Mi fido di lui perché è un alpino e non ha colore politico. È al lavoro da 40 giorni, sta girando tutta l’Italia per dare una mano dove serve".
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Salvini, tra l'altro, ha espresso il suo pensiero anche ieri sera su Twitter, parlando di una proposta avanzata dal Carroccio: "La Lega ha chiesto che i presidenti di Regione possano allentare le restrizioni, nelle zone dove i contagi sono sotto controllo, visto che possono inasprirle in presenza di dati preoccupanti. È un principio di autonomia, buonsenso e responsabilità, peraltro invocato anche da alcuni amministratori di centrosinistra. Purtroppo Pd e 5Stelle hanno bocciato il nostro emendamento. La Lega non cambia idea: le riaperture, seguendo ragionevolezza e dati scientifici, sono una priorità".
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Quando la conduttrice di CartaBianca gli ha chiesto come possa invocare le riaperture senza regioni in zona gialla, Salvini ha replicato: “Il giallo non c’è perché un mese fa è stato cancellato per decreto!”. "Appunto, la situazione sanitaria non è sotto controllo con sole zone rosse o arancioni", ha continuato la Berlinguer. A quel punto però il leader leghista ha perso la pazienza: "Con i vecchi criteri scientifici, quelli stabiliti dal ministro Speranza e dal precedente governo fino a marzo, oggi 13 regioni sarebbero gialle. Se i contagi continuano a calare, tornare a riaprire usando distanza, prudenza e cautela è buon senso".
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