Faccia tosta
Alfonso Bonafede, quando da ministro chiese il vaccino ai magistrati: la lettera del grillino
L'ex guardasigilli Alfonso Bonafede una settimana prima di lasciare il Ministero di Grazia e Giustizia ha scritto una lettera, inviata l'8 febbraio e protocollata l'11, al dipartimento Protezione civile. "Si chiede di includere tutti gli operatori del comparto giustizia, attività essenziale e di rilievo costituzionale, tra quelli cui assegnare priorità nella distribuzione del vaccino anti-Covid 19", il testo della missiva. "Tra l'altro il normale funzionamento dell'attività giudiziaria nel suo complesso deve essere vieppiù assicurato ai fini della piena e fattiva ripresa dell'intero sistema economico e sociale del Paese in linea con gli obiettivi individuati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza", un altro passaggio della richiesta del Guardasigilli dimissionario in quei giorni.
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Quello di Bonafede è stato solo "l'ultimo gentile cadeau al Potere che nel suo ministero per tre anni ha fatto il bello e il cattivo tempo, cioè la magistratura. Del resto, l'ex ministro non aveva mai nascosto la sua propensione per gli ideali giustizialisti, in linea con la filosofia del suo movimento, né tantomeno aveva negato che nella singolare gerarchia dei Poteri del suo ideale di Stato, quello giudiziario è sempre venuto prima di tutti gli altri", scrive Augusto Minzolini sul Giornale. Chiarendo così il significato politico dietro la lettera inviata alla Protezione civile.
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Ma Bonafede con questa sua iniziativa alla fine, "ha messo nei guai la sua categoria prediletta. Perché l'arrivo delle varianti e della terza ondata, l'aumento dei contagi e dei decessi, le terapie intensive, hanno fatto accendere i riflettori sulla campagna di vaccinazione nazionale". Difatti il governo Draghi, stretto dall'emergenza, ha ignorato quella lettera-richiesta, mandando su tutte le furie l'Anm, che ha criticato la modifica delle linee guida del piano vaccinale e ha poi minacciato un rallentamento dell'attività giudiziaria. Nel vecchio piano non si fa menzione della magistratura tra le categorie privilegiate a cui è riconosciuta una priorità nella vaccinazione.