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Silvio Berlusconi "strappa" Enrico Cavallari a Matteo Renzi: addio Italia Viva per Forza Italia
Un vero colpaccio per Silvio Berlusconi che "scippa" a Matteo Renzi un consigliere regionale. Si tratta di Enrico Cavallari, che lascia Italia Viva e assume il ruolo di responsabile di Forza Italia degli enti locali di Roma. "È un segnale positivo, c'è un dinamismo attorno al nostro partito", commenta soddisfatto il senatore azzurro, Maurizio Gasparri, per poi dare il benvenuto "al nuovo acquisto in un momento in cui tutti i sondaggi ci danno in crescita". Un chiaro segnale, è il ragionamento del senatore, "che FI non solo c'è ma può essere decisiva per fare la differenza alle elezioni di Roma per far si che il centrodestra si affermi. Le vittorie non sono mai scontate, la partita bisogna giocarla sempre". Intanto prosegue lo stallo del centrodestra sul nome per il Campidoglio. Se Berlusconi e Matteo Salvini puntano su Guido Bertolaso, Giorgia Meloni preferisce ampliare le vedute dell'alleanza.
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"Noi stiamo preparando una lista con il numero di candidati. Si tratta di un cantiere aperto", ammette lo stesso Gasparri, che però non dimentica di rilanciare l'ex presidende della Protezione civile a sindaco della Capitale: "Per FI Guido resta sempre una scelta praticabile e utile per una serie di ragioni. C'un momento di emergenza ed una figura rassicurante. A Roma c'è un problema di rifacimento della città, c'è bisogno di un uomo di ricostruzione... Noi però vogliamo un centrodestra unito e quindi non facciamo fughe in avanti anticipate perché sarebbero sbagliate e con santa pazienza aspettiamo".
Da qui la frecciata alla leader di Fratelli d'Italia, più propensa a candidare il manager Andrea Abodi.: "Ogni forza politica ha il pieno diritto di fare delle proposte. FdI, a Roma in particolare, ha una sua forza e storia che ben conosco, può certamente avanzare proposte che però appaiano alla città competitive. Meloni che avrebbe tutto il diritto di proporsi, ha detto che in questo momento ha altre responsabilità. FI ha molti dubbi sulle scelte che dovessero apparire non adeguate all'impegno".