Parla il filosofo
Massimo Cacciari, la profezia cupa su Mario Draghi: "Fermerà il virus e la crisi. Ma fallirà sulle riforme"
Mario Draghi potrà pure riuscire nel contenimento dell'epidemia di coronavirus e della crisi economica, ma fallirà sulle riforme. Parola di Massimo Cacciari. In una intervista a La Stampa, il filosofo parte da un semplice concetto: "La pandemia non è affatto neutrale, non colpisce tutti nello stesso modo. A pagare di più, a parte chi crepa, sonno i giovani, le donne, i lavoratori fragili. Non so se esistano dati anche da noi, ma negli Stati Uniti le statistiche dicono che i meno abbienti, le persone disagiate, sono colpite dal contagio quattro volte di più di chi sta bene".
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Secondo Cacciari il problema è che "il nostro sistema di protezione è squilibrato", "non si può affrontare la pandemia senza vedere che metà della popolazione è al sicuro mentre l'altra metà passa dai disagi gravissimi alla disperazione. Bisogna rimediare prima che salti il tappo e scoppi la rivolta sociale. Quando i licenziati usciranno da sotto il tappeto che sembra renderli invisibili avremo un problema. Non potremo ricorrere in eterno alla cassa integrazione senza mettere in crisi l'Inps e su questo tema non ho sentito dire un gran che".
Quindi la sua cupa profezia: il governo Draghi "non ha una maggioranza politica. E non è nemmeno tecnico anche se è Draghi a dare le carte. I partiti non avevano scelta di fronte alla posizione di Mattarella e quella del premier è una sintesi più che una fotografia. Nel governo ci sono tutti, tranne la Meloni che pure è molto ragionevole". Le riforme? "Figuriamoci. Draghi non lo può dire, ma io sì: con questo governo le riforme non le vedremo mai". Draghi "interverrà sulla pandemia, organizzerà un nuovo piano vaccini e userà i soldi del Next Generation Eu anche per affrontare le gravi crisi industriali. Quelle, da Alitalia all'Ilva, sono vere gatte da pelare.
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In Senato ha detto una cosa su cui mi pare si siano soffermati in pochi: i soldi non andranno alle aziende decotte". Infine: "Mi aspetto che Draghi affronti le crisi in modo socialmente sensibile. Non so se basteranno i soldi europei, ma so che il sistema previdenziale è squilibrato e per immaginare un cambiamento servirà, in questo caso davvero, il contributo di tutti. Non ci sarà la patrimoniale, ma una manovra di bilancio decisa sì". Vedremo ora se la previsione di Cacciari si avvererà.