Strane intese?

Matteo Renzi, la frase nel retroscena di Minzolini: "Se Salvini è intelligente, ci divertiremo un mondo"

“In una maggioranza così ampia contiamo tutti e non conta nessuno. Ma se Matteo Salvini è intelligente ci divertiremo. Davvero un mondo!”. Matteo Renzi si è espresso in questi termini con Augusto Minzolini, facendo riferimento al fatto che quel che rimane della maggioranza giallorossa avrà molti problemi a contare nel governo di Mario Draghi, adesso che anche la Lega è rientrata in partita. E quindi si potrebbe formare uno strano asse tra i renziani e i salviniani, in particolare al Senato, dove Pd, Leu e quel che rimarrà dei 5 Stelle non avranno i numeri per poter pesare in maniera determinante. 

 

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“I numeri giallorossi, forse, valgono ancora alla Camera, non offrono però nessuna garanzia per il Senato”, ha sottolineato Minzolini nel suo editoriale sul Giornale, aggiungendo poi che “bisognerà andare avanti di compromesso in compromesso e in questa situazione l’ultima parola l’avrà il nuovo premier”. Per questo motivo sarà per esempio difficile per i giallorossi salvare il posto a Domenico Arcuri, protagonista di “troppi incarichi e pochi risultati, un’equazione che fa a botte con la filosofia di Draghi”. 

 

 

Al di là del possibile asse con Salvini, Renzi non ha però nascosto un po’ di delusione per il mancato ingresso di Teresa Bellanova nel nuovo esecutivo: su di lei Pd e M5s avevano posto un veto, come sorta di vendetta. “Teresa la volevo dentro - ha confidato a Minzolini - perché si è sempre mostrata leale, ma probabilmente per riequilibrare dopo aver dato a Cingolani il ministero per la Transizione ecologica, Draghi poteva assegnare solo un ministero senza portafoglio alla Bonetti”.

 

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