Fuori tutto

Matteo Salvini rivela: "La notte in cui ho deciso di appoggiare Mario Draghi"

"Sono molto contento". Matteo Salvini si dice soddisfatto. Il leader della Lega è stato avvisato all'ultimo minuti da Mario Draghi circa la nuova squadra di governo. Stessa sorte è toccata ai ministri. "Nessuno sapeva niente. Ho chiamato Garavaglia che stava preparando la cena a Marcallo con Casone e Stefani che stava facendo lo stesso a Trissino e li ho avvertiti", ha detto in un'intervista al Corriere della Sera confermando il silenzio del premier prima di salire al Colle e sciogliere la riserva. Salvini non è comunque rimasto stupito, visto e considerato che "io non avevo chiesto alcun ministero".

 

 

E invece al Carroccio sono arrivate ben tre nomine: quella di Erika Stefani al ministero delle Politiche della disabilità, Massimo Garavaglia al Turismo e Giancarlo Giorgetti al Sviluppo economico. Tutti e tre - li ha definiti - incarichi importanti e tre persone che sapranno interpretarli al meglio". Per molti la svolta "europeista" e pro-Draghi della Lega è stata strategicamente pensata. Ma per Salvini l'unica pensata fatta finora è quella a favore del Paese. "Una decina di giorni fa mi sono addormentato leggendo le email di imprenditori, genitori separati, sindaci. Tutti mi dicevano di andare, di starci - ha risposta sul momento in cui ha deciso di appoggiare l'ex banchiere -. Quando mi sono svegliato, avevo deciso. Preferisco giocarmi la partita che guardarla dagli spalti. Se non giochi per paura di perdere, hai perso di sicuro". Niente frecciatine a Giorgia Meloni, unica all'opposizione nonché alleate del centrodestra: "Rispetto profondamente la sua scelta, ma credo anche di aver fatto, per quel che mi riguarda, una scelta per l'Italia e non partitica". Quello della contrapposizione tra Fratelli d'Italia e il Carroccio non è però l'unico rumors. 

 

 

Anche tra Giancarlo Giorgetti, numero due leghista, e Salvini se ne dico tante. Tutte infondate: "Io sono assolutamente orgoglioso del fatto che la Lega amministri migliaia di Comuni e 14 Regioni. Sono orgoglioso dei nostri uomini e donne. Pensi che i due leghisti che avevano già fatto i ministri, Centinaio e Locatelli, avrebbero potuto avere qualche rammarico. E invece, sono stati i primi a mettersi a disposizione dei nuovi ministri. Le polemiche le fanno i giornalisti... E peraltro, nella Lega, la prima e l'ultima parola sono le mie", conclude perentorio Salvini.