Tasselli
Giancarlo Giorgetti, le indiscrezioni sulla visita in Umbria a Mario Draghi: "Ora il Paese ha bisogno di te"
È un dato assodato che dietro alla svolta di Matteo Salvini, che ha deciso con la Lega di abbracciare il progetto politico di Mario Draghi, ci sia anche Giancarlo Giorgetti, consigliere fidato che sin dal principio si è esposto a favore dell'ex governatore della Bce. Sul Tempo di oggi, martedì 10 febbraio, proprio di Giorgetti si parla. Lo si fa quasi incidentalmente, in un articolo in cui si ragiona su come si sia arrivati a Draghi premier.
"Goffredo Bettini si sfoga e parla chiaramente di sicari e di mandanti. Qualcuno aveva un disegno fa intendere. E forse forse, un poco di ragione ce l'ha. Di certo è difficile pensare che Draghi sia stato solo una scelta last minute", si legge nel pezzo di Arnaldo Magro. E ancora: "Da quanto tempo si sta pensando a Mario Draghi come Presidente del Consiglio dunque? Sono mesi che Matteo Renzi propone quel nome al presidente Sergio Mattarella. Sembrava una boutade. Non lo era".
Secondo quanto riportato nel retroscena del quotidiano capitolino di retto da Franco Bechis, più di una persona sostiene che "il governo Conte è finito con l'elezione di Joe Biden a Presidente degli Stati Uniti". Già, perché proprio di Biden, Draghi era e tutt'ora è tra le persone più fidate. Ed è dopo questi ragionamenti che si arriva a Giorgetti. O meglio, all'indiscrezione che riguarda il leghista. Si legge infatti: "Pure Giancarlo Giorgetti pare avesse convinto Draghi a fare il grande salto. Voci sostengono si sia recato in Umbria, nel week end scorso, per convincerlo de visu: La presidenza della Repubblica la tua destinazione finale, ma ora il Paese ha bisogno di te. Devi sporcarti un po' le mani", questo il senso del discorso del leghista al super-banchiere.
E insomma, Giorgetti avrebbe avuto un ruolo anche nel convincere Draghi a compiere l'ultimo passo. Anche se la destinazione finale, e con il passare dei giorni appare sempre più chiaro, o scontato, sembra proprio essere il Quirinale, al termine del settennato di Mattarella. Ma ogni cosa a suo tempo: ora, in ballo, c'è la premiership.