Fallimento
Rocco Casalino, "ma ancora parli?". Retroscena M5s, per lui finisce in disgrazia
Finisce in disgrazia Rocco Casalino. Potentissimo portavoce dell'ex premier Giuseppe Conte e addirittura spin doctor e consigliere politico dell'avvocato, in grado di condizionarne dichiarazioni, manovre e strategie. Caduto Conte, cade anche Roccobello, come lo chiamano i critici più maliziosi. E dentro i gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle, rivela il Giornale.it, è scattato a tempo di record il processo all'ex concorrente del Grande Fratello.
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L'accusa è pesante: aver spinto Conte allo scontro frontale con Matteo Renzi. "Lo asfaltiamo come con Salvini", assicurava Casalino, uno dei grandi artefici della fallimentare "operazione responsabili" in Senato. Come si è conclusa la storia, è noto. Ma Casalino non molla e sempre secondo il retroscena del Giornale starebbe già cercando di rilanciare se stesso, attraverso Conte ovviamente. Nei corridoi si parla di "operazione paracadute", e pare che Rocco "vada dicendo a tutti che bisogna spingere per Conte dentro il Movimento 5 Stelle".
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Ci sarebbe però da convincere l'ex premier, che a una scomoda poltrona da capo politico dei 5 Stelle preferirebbe quella un po' più "elevata" da federatore del centrosinistra. Le alternative però non mancano: un posto da ministro (magari della transizione green, ministero proposto da Beppe Grillo) o alla Nato. O, perché no, da sindaco di Roma. Con Casalino sempre al suo fianco. Anche perché dentro il Movimento l'insofferenza nei suoi confronti è incontenibile: "Hai sbagliato la strategia, ci siamo schiantati con Renzi e, adesso, siamo costretti a sorbirci un governo Draghi... Ancora parli?", sarebbe lo sfogo di un grillino raccolto dal Giornale.it.