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Giuseppe Conte, si ragiona sulla via d'uscita: candidato sindaco a Roma per Pd e M5s?

Dal 22 febbraio, giorno della ripresa delle attività del secondo semestre, Giuseppe Conte potrebbe ufficialmente tornare a occupare la cattedra dell’Università di Firenze in qualità di professore di diritto. Ma l’ormai ex premier non sembra avere alcuna intenzione di riprendere la carriera accademia, quanto piuttosto provare a rilanciarsi dal punto di vista politico, dopo essere stato fatto fuori da Matteo Renzi che ha fatto sì che non fosse possibile dar vita a un Conte ter. 

 

 

“Giuseppi”, come lo chiamava il suo ex alleato Trump, ha dovuto mestamente dare via libera a Mario Draghi, che è stato incaricato da Sergio Mattarella per formare un governo di “alto profilo”, che niente abbia a che vedere con quello pasticciato dei giallorossi, nonché incapace di affrontare tutte le questioni serie e urgenti. Ma a cosa potrebbe ambire Conte a questo punto? Stando a quanto scritto da Gianfranco Ferroni nell’edizione odierna del Tempo, M5s e Pd starebbero parlando della poltrona del Campidoglio: vengono citati alcuni degli sherpa impegnati a trattare su una serie di temi delicati per tenere in vita il rapporto tra grillini e dem. 

 

 

Per Ferroni la candidatura a sindaco di Roma potrebbe essere una “geniale via d’uscita” per Conte, che è “ambizioso, ha ottimi rapporti con il Vaticano (e nella capitale quei voti servono) e resterebbe in città. Altro che la Farnesina, a fare il commesso viaggiatore per uno come Draghi che già conosce tutti. I problemi comunque sono due: basterà un’alleanza Pd e M5s per essere eletto? E, soprattutto, chi lo va a dire a Virginia Raggi?”. 

 

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